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Calciomercato Lazio | Con Fares va via anche l'ultimo: sparito il mercato del 2020

di Antoniomaria Pietoso

Con una stagione da protagonista la Lazio ha chiuso seconda staccando il pass per la Champions League. Si tratta di un ritorno per i biancocelesti nella massima competizione europea per club tre anni dopo la sua ultima apparizione. Finalmente anche i tifosi della Lazio potranno ascoltare dal vivo la musica della Champions visto che nel 2020 si giocava a porte chiuse. Per prepararsi, la società ha deciso di rinforzarsi e allungare la rosa acquistando otto calciatori: Castellanos, Kamada, Isaksen, Rovella, Pellegrini, Sepe, Guendouzi e Mandas. Un elenco di calciatori che serviranno a Sarri per le rotazioni e permetteranno al tecnico di scegliere. Se il club si è mosso bene o meno sarà il campo a dirlo, ma una cosa è certa: nel 2020 le cose non sono andate bene.

Calciomercato Lazio, gli affari del 2020: l'elenco completo

Tre estati fa la Lazio chiuse la sessione estiva del calciomercato con gli arrivi di Muriqi, Fares, Hoedt, Andreas Pereira, Akpa Akpro, Escalante e Reina. A questi nomi si è aggiunto Musacchio a gennaio. Beh a distanza di appena 36 mesi nessuno di questi calciatori fa parte della rosa biancoceleste. Momo Fares, l'ultimo superstite della lista ma comunque fuori dal progetto, è stato ceduto in prestito al Brescia. L'algerino e Akpa Akpro, attualmente in prestito al Monza, sono gli unici due ancora di proprietà delle aquile mentre gli altri hanno tutti cambiato proprietario. Vedat Muriqi, il colpo grosso di quella sessione, non si è espresso a un livello accettabile e dopo un anno e mezzo è stato venduto al Mallorca. Altro calciatore ad aver deluso è Gonzalo Escalante che, dopo una serie di prestiti, è finito al Cadice che lo ha riscattato diventando proprietario del cartellino dell'argentino. Pepe Reina ha scelto di tornare al Villlarreal dove aveva iniziato la carriera. Hoedt e Andreas Pereira non sono mai stati riscattati, entrambi erano arrivati in prestito, mentre Musacchio si è addirittura ritirato dopo l'avventura con l'aquila sul petto. In conclusione la sessione del 2020 non è stata assolutamente positiva nonostante le tante giustificazioni (sessione corta, caso David Silva, restrizioni covid e piena pandemia in corso). Le scelte di Tare, Inzaghi e Lotito, però, non sono state all'altezza delle aspettative. Da allora le cose sono notevolmente cambiate con Tare e Inzaghi che hanno salutato la Capitale lasciando spazio a Fabiani e Sarri. I giudizi sono ovviamente rimandati a fine stagione, ma visti i soldi investiti tre anni fa (42 milioni  solo di cartellini senza contare commissioni, bonus e ingaggi) è strano non vedere nemmeno uno di loro a disposizione del tecnico della Lazio. Sta ai nuovi arrivati dimostrare le proprie qualità e fissare come prima obiettivo quello di fare meglio di quanto accaduto tre stagioni fa.

Pubblicato alle 00:30


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