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Lazio, Lazzari: "Appena arrivato pensavo di non essere all'altezza. Derby? Superiori da subito"

di Leonardo Giovanetti

È stato il vero protagonista del derby insieme a Luis Alberto e Immobile. Manuel Lazzari, autore di una prestazione sontuosa, ha messo lo zampino in tutti e 3 i gol della Lazio e ha letteralmente arato la fascia destra. L'esterno biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è tornato a parlare della stracittadina e in generale della stagione dei ragazzi di Inzaghi. Queste le sue parole.

IL DERBY - "Miglior Lazzari visto con la Lazio? Sicuramente, non solo io ma tutta la squadra ha disputato un derby magnifico. Vittoria netta, abbiamo giocato con grande intensità dal primo all’ultimo minuto. Siamo davvero contenti. Abbiamo approcciato bene, eravamo cattivi su tutti i palloni e dal campo a un certo punto c’era la consapevolezza che potevamo farcela, dopo 10’-15’ c’era già la sensazione di superiorità. Sapevamo che era una partita cruciale non solo perché era il derby ma perché poteva farci risalire in classifica. Ci siamo detti che se avessimo giocato da Lazio potevamo fare male a chiunque e questo derby lo ha dimostrato. Non molliamo niente."

I GOL - "Noi esterni di centrocampo quando vediamo che l’attaccante o Milinkovic ricevono palla sappiamo che è il momento di partire, lo facciamo in automatico. Quando ho visto che Spinazzola aveva sbagliato e la palla era arrivata a Ciro sono partito e ci ho creduto fino alla fine. La palla poi è tornata a Ciro e lui da lì non sbaglia. Ho visto che arrivava a 200 all’ora e mi sono spostato sennò tirava giù anche me. Sul secondo gol Milinkovic mi ha messo una bella palla in profondità, poi io sono stato bravo a mettermi davanti a Ibanez con il corpo. Lui mi ha toccato e io pensavo che l'arbitro fischiasse il rigore, poi mi sono alzato subito e l’ho messa dietro a Luis Alberto che ha fatto gol."

LA STAGIONE - "Un periodo di appannamento ci sta, soprattutto quando giochi ogni tre giorni e in Champions che è una competizione totalmente differente. È normale che la condizione non era ottimale. Sia io che Adam abbiamo tenuto duro e siamo felici di aver dato una mano alla squadra."

SOPRANNOME - "Non ho preferenze, possono chiamarmi come vogliono. Il tiro? Ci devo credere un po’ di più, è vero che preferisco fare un passaggio ma a volte dovrei essere più egoista. Il gol al Celtic? Quando non penso faccio le cose migliori, lì era un’azione di contropiede e ho dovuto tirare per forza."

NAZIONALE - "Il nodo principale riguarda il modulo, l’Italia gioca con un modulo diverso rispetto alla Lazio. La Nazionale è un sogno e per fare parte di quel gruppo devo fare grandi partite, spero di continuare così e se arriverà la chiamata sarò felice. Rispetto all’anno scorso son cresciuto molto anche a livello mentale. L’anno scorso ero molto teso quando entravo in campo nel girone di andata, squadra nuova e stadio incredibile, le attese erano tante. Quest’anno mi sono alleggerito, quando entro in campo mi diverto e se devo tentare la giocata la provo. Poi l’aspetto fisico conta tanto."

NUOVI ACQUISTI - "Io in primis nei primi due o tre mesi l’anno scorso pensavo di non essere all’altezza, non è facile a livello mentale e poi devi ambientarti. Tutti i ragazzi nuovi hanno grandi qualità, è solo questione di tempo, non siamo delle macchine. Sono fiducioso, verranno fuori le loro qualità."

CHAMPIONS - "Siamo riusciti a superare il girone che è già una cosa magnifica, ora ci giocheremo gli ottavi contro i campioni. Una squadra pazzesca, sono giocatori fenomenali e arriveremo a quegli appuntamenti carichi a mille. Tutto passa prima dal campionato però."

Pubblicato il 18/01


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