Re Cecconi, il figlio Stefano: "Rapporto speciale con la Lazio. E su Immobile e Chinaglia..."
Fonte: Leonardo Giovanetti
Una giornata particolare quella che sta vivendo l'ambiente Lazio. La scomparsa di Arturo Diaconale ha portato tanta tristezza nella famiglia biancoceleste, proprio oggi in cui si ricorda un altro grande laziale come Luciano Re Cecconi. 'Cecco' avrebbe compiuto 72 anni e il figlio Stefano, in esclusiva ai nostri microfoni, ha voluto commemorarlo insieme a noi. Dal rapporto speciale tra lui e i tifosi alla vicenda che portò alla sua tragica scomparsa, Re Cecconi è saldamente presente nella mente dei laziali: "Quello che per tutti è stato un calciatore importante che ha scritto la storia della Lazio, per me e per mia sorella è semplicemente il nostro papà. Siamo contenti che il mondo Lazio, nonostante siano passati tanti anni, si ricordi sempre di lui. Oggi purtroppo anche la brutta notizia della scomparsa di Diaconale, che era una figura che svolgeva il suo compito in società con grande trasporto. Faccio le più sentite condoglianze alla sua famiglia e alla famiglia della Lazio."
L'AMORE DEI TIFOSI - "Fa piacere, non è un qualcosa di dovuto. Mio papà è stato un professionista e ha amato sicuramente la Lazio. Il fatto che venga ricordato così tanto dai tifosi mi fa molto piacere, è un rapporto speciale e ricambiato. Anche lui negli anni trascorsi a Roma ha sempre amato la Lazio e i suoi sostenitori. Personalmente non posso far altro che ringraziarli."
LA VICENDA DELLA SUA SCOMPARSA - "Ero piccolo per ricordarlo come persona, ma gli è stata affibbiata un’etichetta non troppo veritiera sulla persona. Legato a quella storia ci sono situazioni che non sono state completamente chiarite negli anni. Detto questo ci tengo a dire che la nostra vita è andata avanti e non abbiamo mai voluto rincorrere nessuno. La nostra priorità è stata quella di far capire che in quel processo c'è stato qualcosina che non è stato ben chiarito o che è stato chiuso troppo frettolosamente."
RICORDI - "Mi fa piacere che anche alcuni dei laziali più giovani abbiano voluto conoscere questi punti poco chiari, oltre al fatto che a Roma viene ricordato per il grande giocatore che è stato. Essendo andato via giovane, la sua immagine rimane un po’ ferma nel tempo. Guardando la sua foto, che non è mai cambiata purtroppo, tanti tornano indietro e si ricordano delle soddisfazioni avute da quella squadra. Sono molto contento delle attenzioni che i tifosi della Lazio mi hanno dato in questi anni, il grande amore che provavano verso di lui lo hanno riversato su di me."
SQUADRE A CONFRONTO - "La Lazio di Maestrelli e quella di Inzaghi a confronto? Ogni squadra ha la sua epoca. Sicuramente ci sono delle analogie ma anche tante differenze, gli uomini sono diversi. C’è coesione nel gruppo e il merito è della società e di Inzaghi, questo forte attaccamento dell’allenatore ai colori si vede. È una squadra che ha fatto tanto e anche i ragazzi hanno mostrato tanto attaccamento. Non vedo giocatori nella Lazio di oggi che possano assomigliare a mio padre. Anche il paragone che è stato fatto tra Chinaglia e Immobile, sono calciatori completamente diversi. L’unico che forse mi ha un po’ ricordato mio padre è stato Marchisio quando era nella parabola più alta della sua carriera."
Pubblicato il 1/12/2020