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Pedro, il cuore del campione. Ecco la sua Fondazione: "Orgogliosi del fuoriclasse, fieri dell'uomo"

di Elena Bravetti
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it

Dal momento in cui è approdato a Roma, Pedro ha mostrato tecnica e qualità, spirito di sacrificio e intelligenza tattica. Le sue giocate e i suoi gol hanno aiutato la Lazio, i suoi consigli sono stati preziosi insegnamenti per i più giovani. Il suo curriculum, i trofei vinti e la voglia di voler essere ancora determinante sono cose note. Un po' meno conosciuta, invece, l'attività benefica che porta avanti grazie a una Fondazione che ha il suo nome. In questo senso, lo spagnolo sembra essere la realizzazione di una frase spesso e forse indebitamente utilizzata nel calcio: "Dietro al campione c'è un grande uomo". La Fondazione è nata nel 2014 e ha sede nell'isola di Tenerife.

I DETTAGLI - Il direttore, José Mesa, è intervenuto ai nostri microfoni per parlare meglio di tutte le attività portate avanti in favore di bambini e ragazzi: "Organizziamo eventi solidali di ogni tipo, quasi sempre legati al calcio e allo sport. Ogni anno, più di 100 bambini frequentano i nostri campus estivi e la nostra scuola di tecnica del calcio a dicembre. Durante tutto l'anno, poi, svolgiamo programmi di sostegno accademico per aiutare i bambini a ottenere voti migliori in classe. Organizziamo, infine, azioni di solidarietà con ospedali o associazioni che aiutano le famiglie (raccolta di giocattoli, raccolte alimentari). Tutte le nostre attività sono rivolte a bambini e adolescenti, molti dei quali in situazioni sociali vulnerabili".

TUTTO PARTE DA PEDRO - Da Pedro e dalla sua voglia di aiutare è nato un ambizioso progetto, arrivato ora al suo ottavo anno di attività. "La Fondazione si è concentrata sullo sviluppo di attività sociali e solidali per una società più giusta ed equa, dove nessun minore sia privato di opportunità", prosegue Mesa. L'impresa poi si è fatta più complicata con l'arrivo del Covid in Europa. Tutto il lavoro ha subito un cambiamento profondo: "Questi due anni sono stati davvero difficili. Abbiamo dovuto adattarci alla situazione per continuare a tenere i nostri eventi, ma siamo riusciti a portarli avanti. L'uso della mascherina, il lavoro sportivo all'aria aperta e la cura che mettiamo nei dettagli nell'organizzazione delle attività ci ha permesso di continuare ad aiutare i più piccoli a farli divertire. Inoltre, dall'inizio della pandemia, siamo stati molto attenti agli ospedali di Tenerife e abbiamo fatto donazioni di forniture mediche. Abbiamo anche fatto donazioni per acquistare cibo, giocattoli e materiale scolastico, come sempre, per le famiglie con meno risorse finanziarie".

IL RUOLO - Entrando maggiormente in merito al coinvolgimento di Pedro nelle attività quotidiane della Fondazione, risulta un ruolo tutt'altro che marginale e prettamente simbolico: "È informato, in dettaglio, di ogni azione che compiamo. Gli piace che parliamo di ogni attività e, per noi, la sua opinione è molto importante. Contribuisce con le idee e partecipa con noi al miglioramento delle idee che abbiamo. Nonostante ora viva in Italia e sia lontano da noi per il suo lavoro quotidiano, ogni volta che può, viene a stare con la Fondazione e partecipa ai Campus. I bambini apprezzano molto la sua presenza e Pedro si diverte molto con loro". Lo spagnolo della Lazio ha voluto mettere anche la sua maglia all'asta per sostenere coloro che sono stati danneggiati dall'eruzione del vulcano Cumbre Vieja. Tramite la collaborazione con un'altra organizzazione, Lavalientes, gli aiuti si sono diretti anche a tutti coloro che "hanno perso ciò che avevano costruito in una vita".

IL CUORE DEL CAMPIONE - Infine, José Mesa ci ha parlato del Pedro uomo, "nascosto" qualche volta dal grande fuoriclasse ammirato in tutto il mondo. L'intervista si è conclusa con delle parole che fanno capire in modo chiaro che tipo di rapporto il calciatore abbia anche con le persone che lavorano al suo fianco: "Pedro è grande come calciatore e anche come persona. Per noi è questo che lo rende davvero grande: i suoi valori, il suo impegno e la sua umiltà. È sempre impegnato nel lavoro di solidarietà, partecipando a eventi, giocando con ragazzi e ragazze, visitando i bambini ricoverati e sostenendo chi ne ha più bisogno. Siamo molto orgogliosi del calciatore Pedro, ma siamo più orgogliosi di Pedro, amico e sostenitore".

Pubblicato il 12/03

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