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Marco Negri: "Lazio nettamente superiore al Celtic. Ecco come vincerla..."

di Leonardo Giovannetti

La Lazio è pronta per il prossimo grande impegno europeo: il Celtic ospiterà in terra scozzese i biancocelesti. Partita fondamentale ai fini del passaggio nel girone. In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Marco Negri, che conosce bene il prossimo avversario della Lazio. Da acerrimo rivale, però. Infatti ha militato con i Rangers dal 1997 al 1999, collezionando 40 presenze e 37 gol. Attualmente è il preparatore degli attaccanti dell'Udinese. Pillola statistica: è stato il terzo calciatore italiano ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere in un campionato straniero. Proprio con i Rangers, appunto.

Dopo la spettacolare rimonta con l’Atalanta, la Lazio affronterà il Celtic in Europa League. Che partita si aspetta?

“Allora, intanto da ex giocatore dei Rangers farò il tifo per la Lazio (ride,ndr). I biancocelesti troveranno un clima incredibile, il Celtic Park si farà sentire. Per me la Lazio è ampiamente superiore tatticamente e tecnicamente all’avversario. Ha giocatori che possono risolverla in qualsiasi momento. Non bisogna però sottovalutare l’atmosfera, la carica con cui entreranno i padroni di casa. Nei primi 20 minuti saranno spinti dal pubblico e presseranno a tutto campo. Alla Lazio piace uscire palla al piede, con i tre dietro che impostano. Loro aggrediranno come dei matti e non bisognerà sbagliare nulla. Dal 25’ mi aspetto un’altra partita, perché le energie spese saranno tante. La superiorità tecnica degli uomini di Inzaghi verrà fuori. La Lazio avrà delle occasioni perché il Celtic concede sempre qualcosa, soprattutto perché quando è in casa cerca sempre di fare risultato”.

Questa è una Lazio altalenante. Lei è un preparatore, crede ci siano problemi dal punto di vista fisico?

“Secondo me è un problema di testa. Se ci fosse un calo fisico alla fine della partita direi che i giocatori non hanno nelle gambe i minuti. Però la Lazio domenica ha dimostrato il contrario: un primo tempo regalato e un secondo di grande forza. L’Atalanta poi è la squadra più fisica della Serie A, non è sicuramente stato facile. Manca l’approccio alla partita. Sicuramente posso dire che, se con il Celtic ci sarà un inizio di gara fiacco, si rischiano brutte sorprese. Ma questo Inzaghi lo sa, e starà preparando la partita in questo senso”.

Quali potrebbero essere i giocatori chiave per vincere contro il Celtic?

“Il Celtic è una squadra molto aggressiva, cerca sempre il contatto fisico per conquistare la palla. Con una giocata di Luis Alberto o Milinkovic può cambiare tutto. La qualità può essere fondamentale per contrastare questa aggressività. La loro è un’arma a doppio taglio, bisogna regger botta i primi minuti. Poi facendo girare il pallone e mettendo in campo tutta quella classe, si troverà il pertugio giusto”.

Il derby di Roma è sicuramente tra i più caldi. E quello tra Celtic e Rangers?

“So che è un derby molto caldo, la partita la giocano anche i tifosi. Stessa cosa per Celtic e Rangers. Sai che è una gara fondamentale, che può indirizzare un’intera carriera. Io ricordo che quando ho giocato questo derby c’era uno spogliatoio molto frizzante. Si rideva e si scherzava. Prima del derby invece no, c’era concentrazione massima. Si andava in campo per i tre punti ma anche per un intero popolo. Una pressione incredibile”.

Lei prepara gli attaccanti. Che bomber è Ciro Immobile?

“Lui è un finalizzatore, un attaccante che va sfruttato per le sue caratteristiche. Possiede un tempo di gioco incredibile, sa buttarsi dentro alla perfezione. Probabilmente lo ha imparato da Zeman tanti anni fa e continua a coltivarlo. Davanti la porta è molto bravo, e a differenza dell’anno scorso ha molto più feeling con Correa. Bisogna insegnargli a togliersi meglio la casacca, ho visto che dopo il rigore al 92’ contro l’Atalanta ha avuto qualche problema (ride,ndr)”.

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