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Lazio, Salvatore: “Così ho conosciuto Ciro. La barberia? È nato tutto da…”

di Martina Barnabei

Che a Formello ci fosse aria di cambiamenti si era intuito. La società si sta impegnando affinché l’ambiente possa fare quel passo in più che tutti si aspettano. Per fare ciò, è necessario partire dalle piccole cose. Migliorarlo, rendendolo più confortevole, e impreziosirlo di dettagli può giovare alla metamorfosi. È ciò che ha fatto Claudio Lotito, quando ha deciso di aprire all’interno della sua proprietà un salone da barbiere esclusivamente per coccolare i suoi giocatori e tutto lo staff. Il presidente ha avuto l’idea e l’ha resa reale, il resto è tutto nelle mani di Salvatore Marzano. Ormai, ufficialmente, il “Figaro” dei biancocelesti. Il salto dalla barberia al Fleming a quella di Formello lo rende orgoglioso e, in esclusiva ai nostri microfoni, ha raccontato con molta soddisfazione come sono andate le cose. Queste le sue parole: “Io sono nato in una barberia al Fleming, Ciro Immobile è stato il mio primo cliente. Poi vedendo i miei lavori, pian piano anche gli altri ragazzi hanno iniziato a venire da me. In principio andavo al centro sportivo solo qualche volta, poi col passare del tempo è diventata quasi un’abitudine fino a divenire un appuntamento fisso tutte le settimane. Quando andavo li lavoravo in sala stampa. Successivamente Lotito ha deciso di realizzare questa barberia. All'inizio non dovevo occuparmene io ma poi i giocatori non gliel’hanno permesso. Hanno spiegato al presidente che avendo già loro una persona di fiducia, che sarei io, avrebbero preferito me. Due settimane fa, un venerdì con precisione, sono andato a Formello. Era presente anche la dirigenza e diciamo che ho fatto una prova, fortunatamente è andata bene. Hanno apprezzato sia la mia persona sia il mio modo di lavorare e così mi hanno consegnato il camice con il logo. È stato un onore per me riceverlo direttamente da Lotito. Tra l’altro pensavo di essere il primo, in Italia, ad avere questa opportunità e invece ho scoperto di essere l'unico in tutta Europa”

SALONE – “È veramente bellissimo. Da paura. Una cosa che mi ha colpito molto è che non manca nulla sia a livello di attrezzi sia di prodotti. Credo di non aver bisogno di chiedere nulla, chi fa il mio mestiere tende ad utilizzare sempre le proprie cose ma penso che non ce ne sarà bisogno perché è fornito di tutto”

APPUNTAMENTO – “Non ci sono dei giorni prestabiliti, quando loro hanno bisogno di me chiamano e io vado. Ci mettiamo d’accordo tra di noi. Anche prima, quando andavo li difficilmente era per una sola persona. Nel giorno prestabilito mi occupavo di tutti: staff e giocatori, non solo della prima squadra anche della Primavera. Qualcuno di loro viene anche al negozio, ad esempio Mattia Zaccagni perché abitando li in zona è più comodo. Lo stesso, Hysaj. Finora anche Reina. Lui è solito fare un trattamento rilassante tipo massaggi però, da quando c'è la barberia nel centro, per lui è più comodo venire direttamente li piuttosto che al negozio. È una questione logistica. Se mi hanno mai fatto richieste particolari? Si, a volte capita. Ci provano, ma se non le approvo non eseguo. Conosco perfettamente i gusti di ognuno di loro, sono io che decido. Si affidano a me”

IMMOBILE – “Ci siamo conosciuti tramite una persona che gli ha parlato di me quando si sono visti in occasione di un compleanno. Mi ricordo che Ciro doveva andare a ritirare il premio di capocannoniere, chiamò questa conoscenza in comune e gli chiese di contattarmi perché aveva bisogno. Io non ho esitato ad accettare. Il nostro rapporto è iniziato come quello tra cliente e barbiere, nel corso del tempo a piccoli passi è nata l’amicizia anche perché da parte mia non c’è interesse di alcun tipo. Per me è veramente un amico”

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FORMELLO - Lazio, la ripresa: due assenti per Sarri, Pedro sempre in bilico

Pubblicato il 2 maggio


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