Lazio, Guendouzi e Tudor: guerra o pace? Ecco come stanno le cose
“Ancora tu!” potrebbe esclamare Matteo Guendouzi alla vista di Igor Tudor. L'eventuale annuncio dell'ingaggio del tecnico suonerebbe come un déjà-vu al centrocampista, con cui ha già lavorato al Marsiglia. Un connubio che in questi giorni ha scatenato i social. Il perché? La precedente avventura in Francia. I due si sono conosciuti nella stagione 2022/23: l’attuale numero 8 biancoceleste è stato uno dei più utilizzati. Un tuttofare che si è diviso nei ruoli di mediano, mezzala e addirittura trequartista. Ha giocato ben 22 partite in posizione più avanzata, una sorpresa per l’ambiente laziale che l’ha sempre visto all'opera come motorino instancabile del centrocampo. Il loro rapporto però non è sempre stato tutto rosa e fiori: a metà stagione Guendo e Tudor hanno avuto un litigio che ha portato il calciatore a giocare meno del solito.
Una situazione su cui si è parecchio romanzato soprattutto oltralpe. Il francese, che si portava dietro la nomea di 'bad boy', si era lamentato per alcune scelte del tecnico. I due si sono attaccati senza mezzi termini anche nelle dichiarazioni a mezzo stampa. Tudor ha ribaltato le gerarchie, attaccando pesantemente i veterani con anche Payet finito ai margini. Poi è arrivato il chiarimento, hanno risolto i loro dissidi e il problema è rientrato. Un rapporto che si è costruito con il tempo tanto che Tudor era stato accostato anche alla Juventus in estate con Guendouzi come primo nome sulla lista dei desideri. Insomma una cosa vista e rivista nel calcio anche perché l'ex Arsenal comunque ha vissuto la sua seconda miglior stagione in carriera con il croato: 43 presenze, 5 gol e 5 assist in tutte le competizioni (tra cui la Champions League). Solo l’anno prima (2021/22) aveva fatto meglio con un totale di 5-14 ma con 56 gare disputate e un minutaggio molto inferiore. Con l'aquila sul petto è già a 3 reti e 2 assist: l’obiettivo ovviamente è quello di migliorare quanto fatto in passato. Adesso i due potrebbero ritrovarsi presto di nuovo a lavorare insieme per il bene della Lazio: c’è una stagione da salvare tra campionato e Coppa Italia, e un ambiente da risollevare. Non sarà certo una scaramuccia vecchia e ormai dimenticata a rovinare o impedire la permanenza di uno o l'arrivo dell'altro nella Capitale.
Pubblicato il 14/03