Lazio, Diaconale: "Saremo più competitivi dell'anno scorso". E su Radu...
Fonte: Andrea Marchettini - Lalaziosiamonoi.it
La Lazio ha concluso il quarto giorno di allenamento nel ritiro di Auronzo. I ritmi nella località veneta sono alti: a inizio stagione bisognerà farsi trovare pronti. I biancocelesti lotteranno su tre fronti (campionato, Coppa Italia ed Europa League) e si giocheranno in una partita secca la Supercoppa Italiana con la Juventus. Insomma, in ballo c'è tanto. Lo sa bene il portavoce della società capitolina, Arturo Diaconale, che in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it ha parlato di alcuni temi, partendo proprio dal ritiro sotto le tre Cime di Lavaredo: "Ormai Auronzo di Cadore è una tradizione apprezzata sia dagli abitanti del luogo che dai tifosi della Lazio, i quali decidono di seguire sempre in massa il ritiro della squadra. Credo che questa sia una scelta condivisa e di buono augurio per il campionato”.
QUESTIONE RADU: “La vicenda ormai è stata chiusa positivamente sia per il giocatore che per i tifosi. Sono tutti contenti di questa soluzione, anch’io che reputo Radu un bravissimo ragazzo oltre che un grande atleta. Ha avuto dei momenti di difficoltà che fortunatamente è riuscito a risolvere”.
CALCIOMERCATO LAZIO: “Ho stima e piena fiducia in quello che fanno Tare e il presidente. Al di là dei nomi che circolano e che vengono accostati alla Lazio, io sono convinto che la squadra di quest’anno sarà ancora più competitiva dell’anno scorso. Poi c’è da dire che il mercato è imprevedibile, può avvenire di tutto, ma abbiamo la certezza che scherzi negativi non arriveranno perché la serietà di chi lavora qui è una garanzia”.
LA NUOVA STAGIONE: “L’obiettivo dichiarato è l’accesso in Champions League. Ci sarà una forte competizione perché molte altre squadre si stanno attrezzando per questo. Ci sarà un campionato nel campionato. La lotta per la Champions sarà un tratto caratterizzante della prossima stagione. Ci saranno 5/6 squadre che lotteranno per questo obiettivo e la Lazio sicuramente rientrerà tra queste”.
DECRETO DIGNITA’: "Mi sembra che sia una di quelle misure che vengono prese per onore di principi astratti. Non è con i divieti e le punizioni che si educano le persone, ma in tutt’altro modo. Se si vuole combattere il gioco d’azzardo, non bisognerebbe farlo con queste misure che poi finiscono col danneggiare tante società che beneficiano delle sponsorizzazioni, come la Lazio. Ma al di là degli interessi, mi sembra che sia proprio il metodo sbagliato: concepire le leggi come metodi di punizione credo che sia culturalmente sbagliato”.
L'IMMAGINE DELLA LAZIO: “Per tutelare l'immagine della Lazio che spesso viene messa in cattiva luce da qualcuno una soluzione immediata non esiste. La soluzione può essere l’abitudine a separare le responsabilità della società da quelle dei tifosi, i quali sono liberi di manifestare come meglio credono. Però dovrebbero essere consapevoli che a volte certe manifestazioni sono a danno della società di cui si dicono tifosi. Nel mondo del calcio questo è un fenomeno abbastanza ricorrente: secondo me dipende anche dai criteri di responsabilità oggettiva che vengono applicati secondo schematismi che, a mio parere, dovrebbero essere superati. La società non può avere una responsabilità oggettiva per tutti i comportamenti sbagliati che vengono compiuti dentro e fuori dallo stadio. Perché la Lazio all’interno dello stadio non ha avuto nessun episodio sgradevole: come può essere ritenuta responsabile la società delle scelte che fanno alcuni cittadini? Mi sembra un’assurdità”.
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Pubblicato il giorno 16/7/19 alle ore 20:00