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L'ULTIMA PAROLA - Sereno VARiabile: quando Caicedo (per una volta) mette tutti d'accordo

di Saverio Cucina
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it

Al fischio finale di Sampdoria - Lazio si ha un po' come la sensazione che ad esultare non siano stati soltanto i tifosi biancocelesti. Tralasciando il più che legittimo campanilismo dei genoani, la zampata finale di Felipe Caicedo è stata una benedizione in primis per la Lazio, per Inzaghi ovviamente, ma in qualche modo anche per la classe arbitrale presente al Ferraris. Qualche giro di lancette prima della percussione di Milinkovic-Savic, l'episodio in area di rigore tra Immobile e Bereszynski, con il polacco che intercetta in area il pallone con una mano, avrebbe potuto infatti aprire un'altra (l'ennesima) vagonata di polemiche dell'era del VAR. Il che è tutto dire, vista la natura stessa della nuova tecnologia applicata al calcio. Si sarebbe parlato di errore tecnico, non tanto di Mazzoleni che a velocità normale può non vedere il tocco del blucerchiato, ma del duo Giacomelli-Vuoto, deputati alla visione del replay incriminato. Una disattenzione recidiva dopo l'episodio della scorsa settimana all'Olimpico contro la Fiorentina, che come sappiamo ha scatenato l'ira del ds Tare. Questa volta la svista è resa 'silente' dalla prima rete in Serie A dell'attaccante ecuadoriano, che a distanza di una settimana, mette finalmente d'accordo tutti, gettando acqua (santa) sul fuoco ardente delle polemiche. Senza creare inutili opposizioni tra 'favorevoli' e nostalgici di un calcio troppo urlato, il VAR ha portato un'importante e forse decisiva innovazione nel nostro campionato, già fin troppo arrugginito da strutture fatiscenti e poco funzionali. Un miglioramento lampante nelle dinamiche delle decisioni arbitrali c'è stato, eccome. Ma è altrettanto indubbio che sia la Lazio, al momento, a pagare oltremisura l'inevitabile fase di collaudo.


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