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ESCLUSIVA - Polo (Bassanopiù), sul miracolo giallorosso: "La Lazio di Klose, che onore! E Marchetti lo abbiamo già trafitto in passato..."

di Matteo Botti
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it

Calpesta ed attraversa l’immaginaria linea del Rubicone, la truppa bassanese. Direzione Capitale, non ci si può sbagliare. Tutte le strade portano lì. Ma nessun segnale di guerra all’orizzonte. Il Bassano Virtus si avvicina al grande giorno, terzo turno di Coppa Italia, alle spalle due vittorie esaltanti. Lo scalpo degli acerrimi rivali vicentini in una mano, nell’altra un cucchiaio. Lo hanno affondato nella zuppiera, domenica scorsa, i giallorossi di mister Asta. Hanno espugnato l’Armando Picchi amaranto ed hanno festeggiato infierendo sulle portate di cacciucco. Domani sera, fischio d’inizio alle 20:30 -  punto più alto della sua storia – il club della famiglia Rosso terrà a battesimo la nascente Lazio di trainer Pioli. La cavalcata dei bassanesi, dominatori la scorsa annata del proprio girone di Seconda Divisione e detentori della Supercoppa di categoria, ha lasciato stupefatti per primi gli stessi sostenitori che la domenica popolano il Rino Mercante di Bassano del Grappa, stadio dall’esigua portata. Al fine di fare un quadro circa la realtà bassanese, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha raggiunto il collega Marco Polo di Bassanopiù.com. Avrebbe perfino potuto raccontarci dettagliatamente le vie dell’Asia, sino ai confini del Catai, se glielo avessimo chiesto. Omonimia di quelle importanti davvero, scherzi a parte. Di dettagliata, c’è la presentazione che Polo ci offre dell’undici che da questa stagione è stato affidato ad Antonino Asta. Emozioni mai vissute prima dalle parti del celebre Ponte di Bassano.Siamo eccitati. Per noi, la tappa a Roma rappresenta un sogno. Sarà una festa ed un onore essere al cospetto della Lazio. Una giornata di puro calcio e divertimento. Si fa portavoce in questo caso, Polo, dell’euforia cittadina, della fibrillazione percepita e dei sogni celati. L’organizzazione dei pullman che porteranno i tifosi giallorossi a Roma è ultimata, ora nessuno vuole perdersi questo appuntamento con la storia. Come se si trattasse di un evento rallystico o di una tappa del Giro d’Italia o perfino di un match della Geotex Hockey Bassano. Tutti sport che storicamente godono di maggiore appeal rispetto al calcio, in paese. La testa è già all’Olimpico. La tavola capitolina è imbandita, il cacciucco è il passato. Sotto col caviale. C’è una notte intera da gustare attimo per attimo. La tipicamente veneta polenta e osei può attendere.

Il Bassano ha sorpreso tutti nelle ultime settimane. Per cominciare, ci parli della formazione giallorossa. Non c’è più un ex laziale come Berrettoni, trascinatore lo scorso anno. Quanto peserà la sua assenza? “Emanuele è stato il cardine, nonché il leader nella scorsa stagione. Attorno a lui sono cresciuti dei ragazzi, che dopo la partenza dell’attaccante sono ancor più maturati e responsabilizzati. Paradossalmente il Bassano non ha pagato lo scotto della sua partenza e questo fa specie perché stiamo parlando di un giocatore che in Lega Pro fa assolutamente la differenza. I giocatori di spicco tra le fila dei giallorossi sono l’esterno sinistro Simone Iocolano, neo capitano, e l’esterno destro Federico Furlan. La maturazione di questi due elementi in particolare, insieme al resto della squadra, ha determinato risultati sulla carta impensabili, frutto di un forte spirito di squadra e coesione di gruppo. Dal punto di vista tattico, mister Asta dispone la squadra secondo un 4-2-3-1, modulo ereditato dalla precedente gestione Petrone. La rosa attuale è la più forte mai avuta in tanti anni che seguo il Bassano Calcio. Questo clima di fiducia si respira anche nel corso delle sedute d’allenamento, i ragazzi si divertono e si battono anche durante la settimana, in armonia. Questa è la forza di questo gruppo, che lo scorso anno – contro ogni pronostico - ha stravinto il girone e messo in bacheca la Supercoppa contro il Messina. L’estate scorsa la rosa era stata ringiovanita, complice anche il dimezzamento del budget, e come traguardo era stata fissata una salvezza tranquilla. Questi ragazzi stanno compiendo miracoli su miracoli”.

Espugnare l’Armando Picchi dev’esser stato fantastico, ma trionfare nel derby tra le mura del Vicenza immagino non abbia eguali. Quanto sono state forti le emozioni vissute in questi due match? “Esatto, imporsi nel derby a Vicenza non ha paragoni. Ho visto con i miei occhi persone che al fischio finale in terra toscana sono scoppiati in lacrime. Ancor prima, conosco gente che dopo la vittoria nel derby del Romeo Menti ha festeggiato ininterrottamente per due giorni. Penso che questi due dati rendano bene l’idea delle emozioni trasmesse dalla squadra ai tifosi”.

Questa stagione si è aperta così come si era chiusa la precedente. Un Bassano Virtus costruito per far bene anche nella nuova Lega Pro. Quanto grande è la soddisfazione per aver conseguito l’opportunità di affrontare la Lazio all’Olimpico? “Per il Bassano e per i bassanesi stiamo parlando di un sogno ad occhi aperti. La Lazio è di un’altra dimensione, una squadra che ha giocato e che probabilmente giocherà ancora la Champions League. Affrontare giocatori del calibro di Klose, che è il miglior marcatore nella storia dei Mondiali, è un’emozione che si fa fatica a descrivere. Anch’io, da bassanese, pur con tutto il distacco e la professionalità che compete ad un cronista, sono avvolto da questa eccitazione. In città non si parla d’altro e questo mi lascia disorientato perché fino a ieri non potevo dire che Bassano del Grappa fosse un luogo in cui si respirasse calcio”.

Sarà una sfida particolare per Federico Marchetti, nato proprio a Bassano del Grappa, che si vuole regalare un anno sugli scudi dopo le difficoltà della scorsa stagione. Il guardiano dei pali biancoceleste possiede le carte in regola per riconquistare la Lazio e l’azzurro? “Marchetti è stato addirittura titolare, complice l’assenza di Buffon, in azzurro, al Mondiale di 4 anni fa. È un ragazzo che fa del carattere uno dei suoi punti di forza. Me lo ricordo già agli esordi, quando vestiva la maglia della Biellese in C2. Tra l’altro affrontò il Bassano in campionato e prese 4 gol (ride, ndr). Da lì in poi cominciò la sua scalata che lo ha portato in biancoceleste. La mia opinione è che ha tutti i requisiti giusti per rifarsi da un’annata sottotono”.

Ora il terzo scoglio ha tinte biancocelesti. Quest’anno la dirigenza della Lazio è stata protagonista attiva sul mercato. Un giudizio sulla campagna di rafforzamento operata da Lotito e Tare? “Sicuramente il club capitolino si candida a recitare il ruolo di una delle sorprese del prossimo campionato di Serie A. Dopo una stagione vissuta tra mille difficoltà e grosse delusioni, la Lazio, con gli acquisti centrati e con un ritrovato affetto da parte dei tifosi, può senza dubbio iscriversi alla bagarre per un posto al sole, con vista sull’Europa. Pioli ha una squadra solida per le mani, una vera outsider. Pronta a battagliare con chiunque”.


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