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ESCLUSIVA - Lazio, Mudingayi: "Immobile va preservato. Guendouzi? Un leader"

di Lavinia Saccardo
Fonte: Lavinia Saccardo - Lalaziosiamonoi.it

Bologna, undicesima tappa del campionato biancoceleste. L'arrivo in città, il fischio d'inizio, poi come di consueto la squadra tornerà nella Capitale per orientarsi già sul prossimo obiettivo. Ma c'è qualcuno che, nonostante abbia vestito l'aquila sul petto, a Bologna poi ci è rimasto. "Vivo qui, studio qui. Voglio diventare un procuratore e il prossimo maggio sosterrò gli esami", ha raccontato Gabriel "Gaby" Mudingayi in esclusiva alla nostra redazione. L'italiano ormai lo parla benissimo, dopotutto, nonostante una breve parentesi in Spagna all'Elche, sono "solo" 23 anni che abita stabilmente nel Belpaese. Tra una pagina e l'altra dei suoi manuali di diritto sportivo trova il tempo di guardare la Serie A e questa giornata di campionato vedrà proprio scontrarsi al Dall'Ara due delle parentesi più importanti della sua carriera, quella al Bologna e quella alla Lazio:

PREGI E DIFETTI - "La Lazio è una squadra che se è in giornata è difficile da battere. Il gruppo esprime al meglio il gioco di Sarri, un modo di giocare che ormai conosciamo tutti, fatto di grandi geometrie, possesso palla che mette in difficoltà l’avversario. Non mi piace però l’incostanza: quando la squadra sembra essere entrata in un trend positivo di partite giocate a buon livello, poi incappa in qualche errore. L’unica pecca è questa, ma a livello di qualità è una squadra importante".

LA RIVELAZIONE- "Il Bologna di Thiago Motta sta giocando molto bene. Penso sia una delle squadre più in forma del campionato. Già l’anno scorso il tecnico italo brasiliano ha dimostrato di essere preparato. Ha molti giocatori giovani e con voglia di mettersi in mostra come Zirkzee che per me è la rivelazione del campionato, perché sta giocando ad un livello pazzesco e sta mettendo in difficoltà le difese. Mi aspetto una bella partita tra due squadre che non rinunciano a giocare".

DUALISMI IN ATTACCO - "Prima venivano quasi solo “contati” i gol di Immobile, senza dare troppa importanza a quelli dei centrocampisti. Ora Ciro non sta segnando come prima soprattutto per i tanti infortuni, perché quando sta bene è una garanzia. Castellanos deve dare una mano in più, si è sbloccato ma deve aiutare maggiormente per incrementare i numeri dell’attacco. Quando sta bene il titolare è Immobile, ma come tutti i giocatori quando arriva da un infortunio bisogna preservarlo e dargli il minutaggio giusto. Il fatto di avere due attaccanti forti deve essere un vantaggio, non uno svantaggio".

IL CENTROCAMPO DI OGGI - "Guendouzi, Rovella e Kamada sono tre ottimi giocatori, diversi tra loro. Tutti e tre stanno crescendo di condizione ed è importante per l’allenatore avere tre alternative diverse. Kamada è stato decisivo ad inizio del campionato quando fece quel gol inaspettato col Napoli, Rovella l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato a Monza, mentre Guendouzi è un giocatore di caratura internazionale. Al Marsiglia era un leader, fa dell’abnegazione, della grinta e dell’energia i suoi elementi più importanti".

LA "SUA" LAZIO" - 22 aprile 2006, Fabio Cannavaro entra in scivolata su di lui durante uno Juve - Lazio provocandogli la rottura della tibia. A distanza di anni Gaby torna sull'episodio che gli costò quella stagione: "Cosa successe? Lui fece un'entrata decisa non per farmi male. Ma so che faceva della grinta, dei contrasti, le sue armi migliori. Mi entrò in quel modo, mi fece molto male, ma so che non c’era intenzione di farmi male. Queste cose succedono nel calcio. Ho tanti ricordi della mia Lazio. Per me è stato un periodo importante della carriera. Uno dei ricordi che ho, forse il più bello, è stato l’esordio contro la Dinamo Bucarest nei preliminari della Champions League 2007-08".


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