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ESCLUSIVA - L'analisi di Giordano: "Lazio, il terzo posto vale uno scudetto! Klose? Non può giocare sempre..." - VIDEO

di Saverio Cucina
Fonte: Saverio Cucina/Daniele Rocca - Lalaziosiamonoi.it

Dopo il bottino pieno ottenuto dalla trasferta ducale, la Lazio tra le mura amiche dell’Olimpico proverà a bissare i tre punti contro un’Atalanta galvanizzata dalla vittoria in rimonta contro il Cesena. Tanti ancora i punti interrogativi, da una prestazione non completamente convincente ai tanti infortuni subiti, passando anche dalla querelle Klose della scorsa settimana. Per fare il punto sul momento degli uomini di Pioli, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha raggiunto l’idolo biancoceleste degli anni ’80 Bruno Giordano, in occasione dell’evento 'Frosinone per Telethon':

La Lazio ha appena archiviato un mese un po’ complicato. La vittoria di Parma può essere un segnale di ripresa in questo senso?

“Non è che abbia fatto una grandissima prestazione. Sono però arrivati i tre punti e questo è importante per lavorare meglio durante la settimana. Ti vedi più in alto in classifica e questo dà anche morale oltre a permetterti di superare qualche altra concorrente in classifica. Ora potrà affrontare l’Atalanta con maggior tranquillità, mentre invece se non fosse arrivata la vittoria ci sarebbe stata qualche polemica di troppo. Vincere aiuta sempre in questo senso”.

Da attaccante ad attaccante, come giudica la vicenda Klose? Può ancora dare il suo contributo ad alti livelli?

“Dipende da lui. Se lavora con grande serietà, come credo che faccia, può essere ancora un valore importante per questa Lazio. È chiaro che anche lui deve calarsi nell’idea che non può giocare sempre, visto che c’è anche un altro attaccante che in alcuni momenti può offrire più garanzie di lui. L’importante è che ci sia una rosa all’altezza, poi spetta all’allenatore fare le proprie scelte. È evidente poi che se un giocatore di tale importanza dovesse crearti ancora qualche problema, allora la società dovrà cercare di porre rimedio in qualche modo”.

Rimanendo sempre al reparto avanzato, nella Lazio c’è anche un Keita che sta passando un momento difficile…

“Dipende dal ragazzo. È chiaro che il primo anno tutto va bene ed anche quando sbagli qualche partita la critica è benevola nei tuoi confronti. Dal secondo anno non è così. Il campione è veramente tale se riesce a dimostrarlo con gli anni. Quante volte si sono visti giovani che hanno disputato un’annata alla grande e poi hanno avuto una carriera normale. Dipende da lui, ha qualità ma dovrà lavorare con serietà. E poi c’è la concorrenza, non è che Keita deve giocare per forza titolare, non è scritto da nessuna parte. Non ho mai visto giocatori che fanno contratti per giocare titolari. C’è un allenatore che decide e che si prende le sue responsabilità. Se giocano altri si vede che al momento offrono più garanzie, sperando poi che possa tornare più forte della passata stagione, anche perché un giovane di 20 anni deve cercare di migliorarsi non ogni anno ma ogni giorno”.

Alla luce dei tanti infortuni l’intervento sul mercato sembra ormai necessario…

“La Lazio ha bisogno o di un terzino sinistro o di un centrale, dal momento che ha Radu che può giocare in entrambe le posizioni. Dipende dalle intenzioni della società, ma è chiaro che nel reparto arretrato bisogna comunque intervenire”.

Questa Lazio è da terzo posto?

“No, assolutamente. Ci sono squadre più attrezzate di lei. Se dovesse farcela vorrebbe dire come aver vinto uno scudetto. Io me lo auguro però vedendo le rose attuali credo che ci siano due squadre purtroppo per noi superiori di tanto, poi c’è il Napoli che sta attraversando una fase un po’ altalenante, ma ha comunque un qualcosa in più rispetto a tutte le altre. Credo che se i biancocelesti riuscissero a centrare il quarto posto avrebbero comunque ottenuto qualcosa di importante”.

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INTERVISTA A BRUNO GIORDANO


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