ESCLUSIVA - Fontana: "Per Inzaghi parlano i risultati. Il Palermo? Vincere per la Lazio non è scontato"
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Un carriera da portiere importante conclusasi a Palermo. Infatti ha vestito la maglia rosanero per tre stagioni. Può vantare anche un passato all'Inter e al Napoli. Alberto Fontana conosce bene la piazza siciliana. E, questa domenica, la Lazio sfiderà proprio il Palermo al Barbera. Per presentare questa sfida fra i capitolini e palermitani la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva proprio Fontana.
Il Palermo viene da sei sconfitte consecutive, come ci si rialza da questa situazione?
"Non è facile, speravano di non trovarsi in una situazione così. La realtà è che il Palermo si deve salvare, è il minimo. Quindi per i mezzi che ha ogni partita deve essere una finale. Ci sta perdere con squadre più attrezzate di te. Sei un team giovane e paghi dazio. Bisognare ricreare entusiasmo portando, specialmente in casa, dei punti. Resta comunque un campionato non facile per il Palermo".
Come si spiega Fontana questo rendimento dei rosanero?
"Il Palermo ha cambiato molto, ha preso tanti ragazzi giovani che magari fra qualche anno saranno elementi di qualità, però all'inizio paghi dazio in Italia. Il campionato è diverso da quelli stranieri, molto tattico e le squadre non ti concedono spazi. L'Italia ha fretta e non ti dà molto tempo per crescere. Venire nel Bel Paese non significa affrontare il campionato più bello, ma il più difficile".
Un giudizio su Simone Inzaghi?
"Guardo i fatti, Simone è un grande. Per come è partito è tutto merito suo, visto che ha iniziato con una squadra che lo scorso anno era in difficoltà. Ha calciatori come Keita e Felipe Anderson, che potrebbero diventare i pezzi forti del mercato. Ha alcuni giocatori giovani proveniente dal settore giovanile. Questa Lazio ha un bel mix che sta facendo bene e con un'età molto bassa. Il merito è tutto di Simone".
Tre rinnovi da affrontare in casa Lazio: Biglia, de Vrij e Keita. Il più importante per Fontana?
"Credo sia difficile fare una classifica, a naso mi verrebbe da dire Keita perché è il più giovane. Se Lotito li blinderà a fine campionato saranno richiesti da qualche grande squadra. Magari sei costretto a sacrificarne uno per tenere gli altri due e costruire la squadra del futuro".
Un giudizio su Marchetti?
"Marchetti mi è sempre piaciuto. Ha avuto momenti difficili e si è sempre rialzato, merito a lui. Ho visto anche Strakosha, mi ha stupito. Ho visto un portiere che non conoscevo, è un ragazzo molto interessante".
Che partita sarà questo Palermo-Lazio?
"A livello tecnico se la Lazio sta bene ha giocatori che fanno veramente male. Nel calcio moderno avere elementi che saltano l'uomo cambia le carte in tavola. Inzaghi non lascerà niente al caso, sa benissimo che queste sono le partite dove hai solamente da rimetterci in caso non si riesca a vincere. Perché la vittoria non è necessariamente scontata domenica. Il Palermo dovrà metterla sull'agonismo e la corsa: se la Lazio sta bene credo che la possa portare a casa questa partita. Se non dovesse stare bene, nulla è scontato".
Poi, oltre Anderson e Keita, c'è anche Immobile...
"Parliamo del centravanti della Nazionale, parlano i numeri per lui. Di fronte a quest'ultimi ho tanto rispetto, non si discutono. La Lazio ha messo di nuovo in carreggiata elementi come Keita. Ho un debole di per Felipe Anderson, fra qualche anno lo vedremo in un grosso club europeo. Ma la cosa più entusiasmante è vedere una squadra che rema tutta dalla stessa parte".
Questa Lazio può puntare alla Champions?
"La Juventus è di un'altra categoria, un posto è in Europa è suo. Ci sarà un campionato fantastico per la zona Champions, sarà bellissima ed avvincente. La questione scudetto ad aprile sarà chiusa, inutile girarci intorno".
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