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ESCLUSIVA- Casazza: "Lazio pronta a reagire, contro la Sampdoria sarà spettacolo. Marchetti resta titolare"

di Mara Perna
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it

Rialzare la testa. La Lazio con la Sampdoria è chiamata a reagire. Perdere un derby per errori individuali fa male, ma è una brutta pagina da dimenticare il più in fretta possibile. Servirà grande attenzione e impegno, non solo psicologico. Il ‘Luigi Ferraris’ è un campo ostico un po’ per tutte le avversarie dei blucerchiati, che al contrario dei biancocelesti, arrivano da una bella vittoria contro il Torino e sono lanciati. Per capire meglio che sfida sarà, la redazione de Lalaziosiamonoi ha contattato in esclusiva il doppio ex Fabrizio Casazza. Cresciuto nelle giovanili della Samp, squadra del cuore, esordisce nel calcio dei grandi proprio con i blucerchiati. Da qui il trasferimento alla Lazio, rimanendo nella Capitale per due stagioni.

La Lazio è chiamata ad affrontare la Sampdoria a Genova. Una trasferta ostica, che partita si aspetta?

“Sicuramente incontra una squadra che sta bene. Ha trovato convinzioni e certezze, e la Lazio, con la sconfitta nel derby, ha voglia di tornare a fare punti e fare bene. Sarà una bella partita, ci sono buone motivazioni importanti da entrambe la parti. Ci sarà tanto spettacolo perché sia Lazio che Sampdoria giocano un buon calcio. I bianocelesti incontreranno un club in salute e che darà battaglia per prendersi i tre punti”.

Quali sono i punti di forza di questa Sampdoria?

“A parte le individualità di spicco che conosciamo bene, credo che il maggior punto di forza della Samp sia proprio lo spirito di squadra che si è creato tra i vecchi  e i nuovi. Tutto questo porta la Samp a fare buoni risultati in un campionato diffcile, dove, a volte, perdere tempo ti porta a stare in zone della classifica in cui magari non ti rivedi. A me piace molto il loro centrocampo, ad esempio”.

Dopo il derby perso in quel modo bisogna stare attenti al contraccolpo psicologico, come si reagisce?

“Quando ci sono errori individuali che condizionano la partita, non è detto che la squadra ne risenta troppo psicologicamente. È molto probabile anzi che prenda la partita successiva come un modo per reagire e tornare a fare bene. Nel calcio sono errori che capitano”.

De Vrij ha recuperato e al 99% sabato Inzaghi si affiderà a lui. Dopo l’errore del derby lei lo farebbe affiancare da Wallace o preferirebbe tenere in panchina il brasiliano?

“Simone Inzaghi ha sotto gli occhi i ragazzi tutti i giorni e deve valutare lui se Wallace è pronto a tornare in campo o no. Nel calcio gli errori ci stanno, quelli gravi poi si pagano. Ma sono cose che possono capitare”.

Da ex portiere invece come valuta l’errore di Marchetti?

“È un errore di posizione, l’asticella in Serie A è elevatissima e, ogni volta che si sbaglia, c’è un avversario pronto ad approfittarne. Credo che comunque Marchetti è un buon portiere e l’errore non inficia sulla maglia da titolare anche contro la Sampdoria. È un ruolo molto delicato e fare troppa alternanza non fa mai bene”.

Per chiudere,  il suo ricordo più bello alla Lazio? E quello alla Sampdoria?

“Alla Lazio ho passato due anni bellissimi dentro e fuori dal campo. Tutti quelli che ho avuto vicino mi hanno davvero lasciato tanto. Dai compagni all’allora presidente Ugo Longo, che era una persona davvero fantastica. Con la Samp ci sono stati momenti belli e altri meno, che avrei preferito fossero diversi. Ma nella vita non si può avere tutto, mi reputo già molto fortunato ad aver avuto la possibilità di giocare nella squadra che tifo. La speranza era quella di fare bene come ho fato da altre parti, ma per ragioni di gerarchie sono rimasto più in panchina che in campo. Ma era la cosa giusta e va bene così”.

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