ESCLUSIVA - Bianco, bandiera del Sassuolo: "Un anno fa la nostra peggior partita contro la Lazio!"
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
Travolgente, arrembante, a tratti inarrestabile. Lo scorso primo marzo la Lazio annientò il Sassuolo a domicilio per 3 reti a 0, la Pioli-filosofia nella sua versione più pura. Felipe Anderson, Klose, Parolo. Applausi a scena aperta, anche da parte degli sportivi tifosi emiliani. Una Lazio vincente e seducente, lanciata verso l'Europa a gas spalancato. Il Sassuolo pagò le tante assenze e una prestazione perfetta degli avversari, con un Felipe Anderson illegale. Sei mesi dopo, i ruoli sembrano invertiti. I ragazzi di Di Francesco sono in splendida forma: hanno trovato la prima sconfitta contro l'Empoli, un passo falso fisiologico, ma l'organico è al completo e al Mapei Stadium si rivedrà anche il gioiellino Berardi. La Lazio invece viene da una striscia di quattro vittorie consecutive tra campionato ed Europa, lo schiaffo di Napoli è servito da lezione, ma l'infermeria sembra una scatola di sardine. Pioli, grande ex dell'incontro, spera in un Felipe versione Primavera, devastante come in quel primo marzo emiliano. Di Francesco in quella sfida schierò un'inedita linea difensiva a tre, per far fronte alle tante defezioni. Paolo Bianco, bandiera del Sassuolo, prese parte a quell'incontro e subì le sfuriate dell'incontenibile attacco biancoceleste. Oggi Bianco ha appeso gli scarpini al chiodo, è il vice allenatore della Primavera del Sassuolo. La redazione di lalaziosiamonoi.it l'ha intervistato in esclusiva per un commento sulla gara di domenica e un ricordo di quella che è stata la sua ultima partita in carriera.
In estate ha optato per il ritiro dopo 524 partite disputate tra i professionisti. Ha nostalgia del calcio giocato? "In questo momento sono vice-allenatore della Primavera del Sassuolo, al fianco di Paolo Mandelli, ex giocatore della Lazio. Il calcio giocato non mi manca perché ho scelto io di smettere. Tutte le scelte che ho fatto sono state ponderate".
Questo Sassuolo è una realtà consolidata del calcio italiano, non si può più parlare di favola. Giorgio Squinzi ha pronunciato persino la parola Scudetto. "Quella del presidente era una battuta, l'ha anche ribadito. Partendo dal basso con la sua azienda è arrivato al top, ambisce sempre ai massimi livelli, sempre rispetto a quel che ha in mano. Non può tentare di vincere lo Scudetto dopo un paio di stagioni in Serie A, è stata una battuta che è stata travisata da qualche giornalista. È una persona ambiziosa, farà di tutto per portare il Sassuolo il più in alto possibile".
Può descrivere Eusebio Di Francesco dal punto di vista tattico e umano? "Dal punto di vista tattico è uno degli allenatori più quotati nel panorama nazionale. È al quarto anno al Sassuolo, ogni stagione ha apportato delle piccole modifiche che hanno permesso alla squadra di migliorare, sia come gruppo che in classifica. A livello umano sono di parte, abbiamo un rapporto di amicizia, ci conosciamo da quattro anni. Ci vediamo e ci sentiamo spesso".
Sassuolo-Lazio preannuncia gol e spettacolo. Pensa che Di Francesco possa mediare i suoi istinti offensivi contro una squadra a trazione anteriore come quella di Pioli? "Lui ha il suo credo e lo porta avanti contro qualsiasi avversario. È normale che di fronte a una squadra importante contro la Lazio si può fare più fatica, però non modifica il suo credo in base agli avversari, non l'ha mai fatto e non lo farà neanche questa volta".
Lo scorso anno al Mapei Stadium ci fu il Felipe Anderson Show. Lei prese parte alla sfida, cosa andò storto? "Ero il capitano in quella partita, nonostante avessi fatto pochissime presenze. Eravamo nel nostro periodo peggiore a livello di organico, se giocavo io c'era qualcosa che non andava. Avrei dovuto fare solo presenza in allenamento, invece quel giorno mi toccò scendere in campo ed è stata probabilmente la peggior partita del Sassuolo nella scorsa stagione".
Pensa che ci sia desiderio di rivalsa da parte del Sassuolo? "Non credo, la forza di questa squadra è di non pensare al passato, ma guardare al presente e al futuro. Non penso che abbiano il dente avvelenato per la sconfitta dell'anno scorso, non ci fu partita per una questione di situazioni a livello di organico. Il Sassuolo farà la sua partita, non è mai stato messo sotto da nessuno, prima di Empoli era l'unica squadra imbattuta".
Questa Lazio è falcidiata dagli infortuni, uno tra tutti quello del pilastro difensivo Stefan de Vrij. "È un giocatore veramente importante, mi ha meravigliato, è solo un '92. È un difensore di caratura internazionale, spero - perchè sono tifoso del Sassuolo - che sia una perdita che si farà sentire per la Lazio".
Intervento chirurgico o terapie conservative. Il suo ginocchio malandato è al centro di un dibattito. "Non posso giudicare dall'esterno, se hanno optato per una terapia conservativa vuol dire che è la strada giusta. Nessuno fa nulla se può creare problemi al giocatore".
Marchetti è stato suo compagno di squadra a Cagliari, si sta esprimendo su altissimi livelli. "È un mio carissimo amico, ci sentiamo ogni tanto. È il portiere più forte con cui ho giocato, è ancora uno dei 2-3 portieri migliori in Italia. Ha avuto anche lui qualche problema, ad esempio quello alla costola, che non gli ha permesso di avere quella continuità che merita. È ancora nel giro della Nazionale, anche in questo caso sono di parte perchè oltre a essere un grande portiere è anche un mio grande amico".
Quali sono i possibili protagonisti di Sassuolo-Lazio? "Dico Berardi per il Sassuolo e Felipe Anderson per la Lazio".
Un pronostico secco. "Io tifo Sassuolo e spero che vinca!".