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ESCLUSIVA - Abodi: "Lazio? Questo il mio sogno nel cassetto. Abbiamo bisogno..."-VIDEO

di Martina Barnabei
Fonte: Dal nostro inviato Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it

A margine del Premio Nazionale Pietro Calabrese, in esclusiva ai nostri microfoni, il ministro Abodi ha commentato la serata e alcuni temi caldi in casa Lazio, soffermandosi anche sulla Nazionale. Queste le sue considerazioni: “Non voglio fare prezzemolino, vado quando vengo invitato e qui vengo invitato da tanti anni. Ho fatto delle esperienze bellissime, non soltanto perché sono state l’occasione per ricordare Pietro Calabrese, a cui ho voluto e voglio bene, ma perché ho avuto la possibilità di passare dall’altra parte della barricata: non rispondere alle domande, ma farle. Ritorno dopo alcuni anni ed è bello premiare persone di valore”.

NAZIONALE - "Intanto l’U17 ha vinto l’Europeo, complimenti ai ragazzi. Ho visto le foto che mi hanno mandato, la gioia e la felicità dei diciassette anni che si impreziosiscono con la maglia azzurra e lo scudetto dell’Italia sul petto. Che sia di buon auspicio per i ‘fratelli’ più grandi che si presentano come detentori del titolo Europeo. Mi auspico che scendano in campo con onore. È una competizione non semplice perché il livello cresce, tutti vogliono raggiungere il risultato. Abbiamo un girone molto molto impegnativo, anche l’Albania non sarà una partita semplice e poi anche la Spagna e la Croazia sono due realtà molto competitive. Con onore in campo per dare il massimo, poi speriamo che l’edizione del 2021 e Vialli da lassù possano darci una mano e l’ispirazione giusta. L’importante è dare tutto. Sinner ha dimostrato di saperlo fare sdrammatizzando con quella semplicità non del comunicatore, ma dell’uomo che ha dei contenuti che riesce a tirare fuori con facilità anche dopo un match di tre ore. Questo non è scontato, dopo tre ore di competizione tirata uno non ha sempre la lucidità. Ma lui è così”

LAZIO - “Vedere Massimo Maestrelli sulla panchina da team manager? Eh, questo è un augurio. È un sogno che ho da qualche tempo perché io credo che l’anima di una società come la nostra che ha gioito e sofferto, abbia bisogno di una testimonianza forte. Massimo racchiude tutti questi sentimenti, è una testimonianza forte. Questo vissuto ha un senso se proiettato nel presente e nel futuro. Chissà se magari questo sogno si potrà mai realizzare. Se ne ho parlato con Lotito? Non come questo sogno merita. Diaspora allenatori? Dopo una figura come Sarri, di grande valore e impatto, abbiamo bisogno di trovare la persona giusta. Se Tudor ha deciso, per motivi suoi o tecnici, di non restare, è bene che lo abbia fatto adesso. Se tifo per Sarri? I ritorni non sono semplici e credo che lui non sia uomo da ritorno, di solito non si torna mai e si guarda sempre avanti. Bisogna fare tesoro delle esperienze, lui lo farà e spero che lo faremo anche noi”.

Pubblicato il 06/06

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Premio Calabrese, le parole di Abodi
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