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Calciomercato Lazio, Hagi e Rangers ai ferri corti: problemi sul riscatto

di Marco Valerio Bava
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it

La Lazio ha messo gli occhi su Ianis Hagi. Non è un mistero, ve lo avevamo anticipato a inizio marzo. Il talento romeno intriga, piace per la sua duttilità tattica, per le prospettive di crescita che possiede. Hagi è un jolly del fronte d’attacco: può muoversi da seconda punta, da esterno offensivo, da trequartista, c’è chi pensa possa all’occorrenza fare anche la prima punta (atipica) perché il fisico (183 cm) non gli manca. Tecnica, velocità e gran piede, il giovane Hagi ha stregato diversi operatori di mercato in Europa e tra questi c’è anche Igli Tare. La Lazio ha sondato il terreno, ha chiesto informazioni all’entourage del giocatore che ha subito comunicato il gradimento rispetto alla possibilità di approdare in biancoceleste. Il Genk, club proprietario del cartellino del giocatore, è disposto a cederlo, ma c’è un problema. Hagi ora è in prestito ai Rangers Glasgow, in Scozia s’è subito ambientato, ha mostrato grandi numeri, diventando l’idolo di Ibrox. I Rangers hanno preso il romeno in prestito e possono vantare un diritto di riscatto di poco inferiore ai 6 milioni di euro. Il club scozzese in un primo momento non sembrava intenzionato a spendere tale cifra per riscattare Hagi, sei milioni rappresenterebbero una spesa importante nel bilancio dei Gers, così ecco che l’entourage del giocatore aveva comunicato ai club interessati - Lazio compresa - che la trattativa si sarebbe intavolata con il Genk dove Hagi avrebbe fatto ritorno a fine stagione. Nelle ultime ore, però, alcune voci provenienti dal Belgio fanno sapere che lo scenario sarebbe in evoluzione. Già, perché i Rangers ora starebbero pensando di riscattare Hagi e poi rimetterlo sul mercato chiedendo circa 15 milioni per il cartellino in modo da ottenere una plusvalenza. 

COMPLESSITÀ - Uno scenario che piace poco agli agenti e al giocatore stesso. Hagi vuole fare il salto di qualità, vuole crescere e la Lazio è vista come lo step ideale da fare in questo momento della sua carriera. Il timore del ragazzo e dell’entourage è che le richieste eventuali dei Rangers possano frenare le pretendenti e questo processo di crescita. Su questo stanno lavorando in queste ore i procuratori che seguono il fantasista. Convincere i Rangers a non esercitare il riscatto e lasciare libero Hagi di tornare alla base. Il Genk, dal canto suo, aspetta. Preferirebbe veder rientrare Ianis e poi mettersi al tavolo delle trattativa con la Lazio (o con altri club) e strappare qualcosa in più rispetto ai sei milioni che incasserebbe dal riscatto Rangers. I belgi vorrebbero arrivare a cedere Hagi per una cifra intorno agli otto milioni (il doppio rispetto a quanto speso l’estate scorsa per prenderlo), anche perché dovrebbero riconoscere al Vitorul - club dal quale è stato prelevato il giocatore - una percentuale sulla rivendita. Il quadro, insomma, è piuttosto complesso. La partita per il futuro di Hagi si gioca su più tavoli. La Lazio ha manifestato il suo interesse, ora è in posizione d’attesa, per capire quale strada prenderà la vicenda e con chi, eventualmente, bisognerà sedersi al tavolo per trattare.  

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Pubblicato il 19-04 alle 18.01


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