Andrea, in prima linea contro il Covid: "La speranza del vaccino, la Lazio e la cura Caicedo"
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
È iniziato un nuovo anno. E proprio agli sgoccioli del 2020 è partita in Italia la campagna vaccinale contro il Covid-19. Dopo mesi a dir poco difficili, si prosegue la lotta, ma questa volta vedendo la luce in fondo al tunnel. Tra i pochi che per il momento sono stati vaccinati c'è Andrea. Si tratta dell'infermiere tifoso della Lazio che, durante il periodo più complicato, aveva lottato contro il Coronavirus dalle corsie dell'ospedale di Palestrina con il numero 20 di Felipe Caicedo sulle spalle. L'ecuadoriano, in un momento di "tregua" della pandemia, gli aveva fatto recapitare la maglia, regalando il lieto fine a una storia emozionante. All'indomani dalla somministrazione del vaccino, Andrea ci ha raccontato la sua esperienza: "Ho deciso di vaccinarmi proprio per dare un messaggio su quanto siano importanti i vaccini. Soprattutto in questo periodo terribile di pandemia, rappresenta una speranza e una luce in fondo al tunnel. Sono molto fiducioso nella scienza e in chi fa questo lavoro. Siamo diventati tutti "tuttologi", persone che parlano ma non sanno cosa sia la medicina o la virologia. Oppure tanti che nella vita si sono iniettati di tutto e ora rifiutano il vaccino. Tutti prendiamo l'aspirina, ma anche quella quante controindicazioni ha? Ognuno di noi ha fatto i vaccini da piccolo. Ecco, erano tutti a conoscenza di cosa ci fosse dentro? Adesso c'è questa paura, ma cerchiamo di andare oltre. Magari sarà un flop, ma proviamo almeno".
LA "CURA CAICEDO" - Immancabile poi una battuta sull'attaccante biancoceleste, al centro di presunti litigi e voci di mercato. In una Lazio che in campionato sta avendo qualche difficoltà di troppo, Caicedo può essere una sorta di "cura"? La risposta di Andrea è sicuramente affermativa: "È stato rimesso un po' ai margini della squadra e non lo merita, abbiamo visto che ogni volta che è entrato in campo ha fatto la differenza. Anche gol importanti, come quello contro la Juventus all'ultimo minuto. Questo dimostra la forza e l'importanza di questo giocatore. Spero vivamente che tornerà a essere messo al centro del gruppo. Non lo farei partire, anzi. Gli alzerei lo stipendio e lo terrei. Io vado matto per lui, proprio per il tipo di persona che è. Abbiamo visto Luis Alberto che ultimamente ha fatto un po' di polemiche. È fortissimo, è il 'mago', ma non ha quell'umiltà che ha Caicedo. Lui è stato sempre in silenzio, anche quando è rimasto in panchina. Se ci siamo sentiti? Gli ho mandato qualche messaggio e mi ha sempre risposto. Mi ha fatto anche gli auguri per Natale".
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