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25 novembre, Federica Buda: "Che emozione la Mannoia e la Lazio. Il messaggio..."

di Antoniomaria Pietoso

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - "Tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro...". Quel sì non cantato da Federica Buda è il messaggio chiaro e netto che deve accompagnare la nostra vita ogni giorno. Il 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. La cantante ha eseguito "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia, ma non ha cantato quel sì finale per far arrivare a tutti un chiaro messaggio. Non è un caso che proprio in quel momento siano apparse delle ragazze sul maxischermo dello stadio che hanno sostituito un secco e diretto NO a quel Sì. Federica non se ne era accorta e lo apprende dalla nostra chiacchierata: "Non me ne ero accorta perché ero molto concentrata. Mi fa piacere che la gente laziale abbia capito il messaggio e che soprattutto alle donne sia arrivata l'importanza anche di dire no".

Federica ha cantato tante volte sul prato dell'Olimpico eseguendo brani come "I Giardini di Marzo" e "Meravigliosa Creatura", ma stavolta è stato diverso come ci rivela: “Performance stavolta molto più istituzionale del solito. Tutti i giocatori avevano il segno rosso sul viso, io rappresentando il genere femminile ho scelto si vestirmi completamente di nero per rispetto per tutte quelle donne che purtroppo hanno perso la vita per quello che è sempre più un problema. Per me è stato un onore immenso, mi è stato chiesto dalla società e ho accettato con orgoglio. L’avevo fatta a the Voice of Italy, ma avevo 20 anni. Dieci anni dopo è un’altra cosa, sono maturata, ho interpretato il brano in maniera completamente diversa".

Inevitabile anche una battuta sulla Lazio di Baroni che continua a volare: "E' veramente troppo bella. Col Bologna era molto importante, siamo secondi a un punto dal Napoli e continuiamo a divertire. Non si dice niente per scaramanzia, ma è proprio bello vederci lì in alto. Cosa devo dire se non Chapeau. Ieri ero con mia sorella, mia cognato e il mio ragazzo e al primo gol siamo esplosi e momenti entravamo in campo. Poi spesso mi chiedono se sono della Lazio e allora ho postato una foto con la sciarpa per far capire che la Lazio mi ha proprio conquistata”. 

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Pubblicato 25.11


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