Romero, giramondo per il fútbol. Il "mini-Messi" è pronto per la Lazio: garantisce Dani Alves
Fonte: Ludovica Lamboglia - Lalaziosiamonoi.it
Luka Romero il “mini Messi” della Lazio. Sembra strano che un teenager di soli sedici anni possa essere definito tale. Ma cerchiamo di conoscere il nuovo calciatore biancoceleste. Il classe 2004 è un centrocampista offensivo mancino. Particolarmente rapido, possiede grande tecnica ed è abilissimo nel dribblare in velocità l’avversario. Un vero e proprio “gioiellino”. Si è liberato a parametro zero dal Maiorca e la Lazio ha dovuto versare semplicemente il premio formazione nelle casse del suo ex club, battendo la concorrenza di altre big d'Europa. Il sedicenne, dopo aver svolto le visite mediche di rito in Paideia, è successivamente partito alla volta di Auronzo di Cadore. Romero ha firmato un triennale, così da restare legato ai colori biancocelesti fino al 2024. Ma per conoscerlo più dettagliatamente non basta osservare qualche suo allenamento o il suo profilo Instagram: bisogna fare un tuffo nel passato.
IL BABY ROMERO - La storia di Luka Romero riserva svariate curiosità. L’ex Maiorca è nato in Messico il 18 novembre 2014 ma possiede sia il passaporto argentino che spagnolo. Entrambi i suoi genitori sono argentini: papà Diego e mamma Vanina. Suo padre è un ex calciatore, e il baby Luka è nato proprio nel periodo in cui il suo papà giocava per l'Alacranes de Durango nel campionato di promozione. Al compimento del secondo anno del figlio, l'ex calciatore decise di portare la famiglia in Spagna, firmando un contratto con il CD Villanueva de Córdoba. In seguito, il neo acquisto della Lazio è entrato a far parte delle giovanili del Sant Jordi. Ma il calcio non è una cosa che accomuna solo papà Romero e Luka, non è solo “di padre in figlio”. Una passione trasmessa di generazione in generazione, tanto che suo nonno fu uno storico allenatore del Quilmes e anche i suoi zii hanno toccato con mano questo sport. Si può dunque dire che la lingua che più si parla in famiglia sia quella del pallone.
RECORD IN LIGA - Una volta ottenuto il passaporto spagnolo grazie alle origini del nonno, sceglie il Maiorca. Club in cui raggiungerà un traguardo mai pensato. Il ragazzo argentino, nel momento in cui è arrivato a militare nel suo ex club, ha subito collezionato un record: è diventato il giocatore più giovane di sempre a esordire in Liga. Era esattamente il 24 giugno del 2020, il piccolo Luka a soli 15 anni e 219 giorni fu mandato in campo nella sfida contro il Real Madrid. E proprio durante l’ingresso in campo, Sergio Ramos si fermò per salutarlo: “Ciao crack, quanti anni hai?”. Breve colloquio a cui fece seguito il messaggio di congratulazioni a fine gara per l'obiettivo centrato.
LA MINI PULCE IN NAZIONALE – La “mini-pulce” - così l’hanno soprannominato - ha già giocato nell'Albiceleste con l’Under 15 ed è osservato da Pablo Aimar, tecnico dell’Under 17. Ma Romero vuole proseguire la "scalata" in Nazionale. L'ha raccontato lui stesso in una recente intervista: “Tutta la mia famiglia è argentina; il mio sogno è indossare la maglia dell’Argentina. Mi tengo in contatto con i ragazzi della Nazionale perché abbiamo un gruppo Whatsapp. Quando sono andato in Sudamerica per le feste, mi sono visto anche con un paio di colleghi". Infine l’attaccante esterno della Lazio ha concluso: "Se continueranno ad amarmi in Argentina, continuerò a giocare per l'Argentina”. Dunque non resta che attendere e capire se, con le sue prestazioni alla Lazio, riuscirà o meno a convincere il ct dell’Albiceleste.
LUKA IL NUOVO MESSI – Romero come Messi. Dietro l'insistente, quanto azzardato paragone, indubbiamente qualche somiglianza in quanto a capacità tecniche e caratteristiche fisiche, ma non solo. Nel 2017, su una spiaggia di Ibiza (dove Luka viveva con la sua famiglia), è stato visto giocare in compagnia dell’ex star del Barcellona, Dani Alves. Il calciatore brasiliano rimase talmente colpito dal talento del baby Messi, che lo "pubblicizzò" ai suoi fan: “Fotografate lui, non me. É il nuovo Messi”. Ma guai a dirlo al padre. Diego Romero non vuole che suo figlio venga, per nessun motivo, paragonato al neo campione della Copa America. “Non mi piacciono i paragoni con Messi. Mettono una pressione enorme su un ragazzo giovanissimo”. Ma non è l’unico a pensarlo. Anche il baby talento si preoccupa di essere paragonato al suo idolo. "Mi dà fastidio perché c'è un solo Messi e voglio farmi un nome nel calcio come Luka Romero”, ha detto il 15enne in un’intervista a Fox Sports. Lasciar perdere ogni confronto, pur continuando ad averlo tra i propri idoli. Messi e Maradona, due miti a cui Luka guarda con ammirazione e gratitudine. Cresciuto con le giocate delle due leggende - il padre gli ha sempre mostrato i video di Lionel e Diego - a Roma potrà continuare a crescere. La sfida è già iniziata. I laziali, dopo una presentazione così, non hanno intenzione di attendere troppo per ammirare il suo talento.
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