RIVIVI LA DIRETTA - Lazio, Sarri: "Rappresento un popolo, ora il quinto posto"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
La Lazio riacciuffa la Juventus all'ultima azione e agguanta la qualificazione matematica in Europa League. Primo tempo chiuso sul 2-0 per i bianconeri, nella ripresa Patric e Milinkovic trascinano i biancocelesti al raggiungimento dell'obiettivo stagionale. Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa, di seguito la diretta scritta a cura de Lalaziosiamonoi.it.
Un bilancio della stagione? Obiettivo raggiunto?
"L’obiettivo a questo punto è arrivare quinti e per noi è importante. Rappresento un popolo e gli devo rispetto. La mia è una squadra che nelle 29 partite senza gare al giovedì sera ha fatto 58 o 59 punti, media di oltre due punti a partita. Nelle 8partite fatte dopo la gara del giovedì sera abbiamo una media di 0,6. Allora 1,4 per 8 fa 11 e rotti, 63 più 11 è Champions. Quindi bisogna capire perché da questa statistica vengono fuori questi numeri. Le spiegazioni possono essere che non abbiamo la giusta mentalità o la struttura per fare due competizioni contemporaneamente. Molto probabilmente la verità sta in tutte e due queste valutazioni. Dobbiamo fare una valutazione su questi aspetti e cercare di intervenire senza sbagliare. Non sarà facile".
Ha paura che anche il prossimo anno sarà di ricostruzione? Fischi dello stadio per lei mentre applausi per Milinkovic?
"Erano prevedibili, spero applaudano Milinkovic con la nostra maglia anche il prossimo anno. Parlando col presidente mi sono convinto che se Milinkovic va via, cosa non facile dopo le parole che ho sentito dal presidente, non andrà in Italia. La partita l'abbiamo pareggiata all'ultimo secondo ma con una supremazia su tutti i numeri che riguardano le statistiche della partita che oggi sono impressionanti. La partita è finita 18 tiri a 4, 8 tiri a 2 nello specchio della porta, 65 a 35 nel possesso palla. A me resta la soddisfazione del pari all’ultimo secondo e del punto che ci mancava per l'Europa, ma anche il rammarico perché dal campo la sensazione era che se segnavamo dieci minuti prima la vincevamo. Un minimo di rimpianto ce l'ho. La costruzione in questa stagione c’è stata, negli ultimi tre mesi questo gruppo l'ho visto cambiato in maniera totale. C’è unità di pensiero non solo durante le partite, ma durante tutta la convivenza insieme, si sta pensando calcio tutti allo stesso modo. C'è il forte orientamento di ogni singolo sull'obiettivo collettivo. La crescita c'è stata, speriamo di smontare il gruppo il meno possibile, l'indispensabile perché la sensazione mia vivendoci insiem è che qualcosa abbiamo costruito".
Pubblicato il 16/05