Reja presenta la gara con il Chievo: "Partita difficilissima ma abbiamo le qualità per fare bene... Honda? Se possono arrivare giocatori di qualità ben vengano"
Fonte: Marco Ercole - Lalaziosiamonoi.it
VERONA – Contro il Chievo si era chiuso il 2011 biancoceleste in una partita che aveva visto i clivensi dominare i ben più blasonati avversari e sfiorare in più occasioni la rete di una vittoria che sarebbe stata più che meritata. Solamente uno straordinario Bizzarri e anche un po’ di fortuna permisero alla Lazio di chiudere in pareggio l’incontro, ma rispetto ad allora, domani la Lazio non potrà permettersi passi falsi visto che è reduce da due sconfitte consecutive arrivate contro le due milanesi. C’è assoluto bisogno di un segnale al Bentegodi, anche perché mercoledì si riscende in campo di nuovo contro il Milan ed arrivare con tre punti in più in classifica sarebbe fondamentale anche per una questione di morale.
IL CHIEVO PER SMALTIRE L’AMAREZZA DELLE ULTIME DUE SCONFITTE – Ma prima di tutto c’è da pensare al Chievo senza sottovalutare alcun dettaglio come conferma anche il tecnico Edy Reja nella consueta conferenza stampa della vigilia svolta in questa occasione al Villa Quaranta Park Hotel di Ospedaletto di Pescantina (VR) dove alloggia la squadra: «Il Chievo sta facendo bene non solo adesso ma in tutto il campionato. È una squadra organizzata molto bene, è aggressiva. Ha la ferocia, la voglia di vincere. È una gara difficilissima, ma ho fiducia nel mio gruppo anche se abbiamo avuto pochi giorni di recupero, uno in meno rispetto a loro che oltreutto in Coppa non hanno fatto giocare i titolari. Penso che troveremo una squadra che ha recuperato totalmente, Di Carlo ha potuto lavorare tutta la settimana e staranno meglio dal punto di vista fisico, ma sicuramente abbiamo le qualità per mettere in difficoltà il Chievo». C’è voglia di trovare quei punti che non sono arrivati nelle ultime partite nonostante la Lazio abbia tentato di giocarsela alla pari con Inter prima e Milan poi: «Non fa certo piacere perdere, perché abbiamo cercato di fare la partita e nonostante i valori del Milan eravamo convinti di poter andare lì e fare risultato. Questa deve essere la mentalità, è chiaro che lì ci sono valori importanti che possono inventarsi qualcosa, come poi è successo, ma sul piano della volontà la partita l’abbiamo fatta, c’è un po’ di amarezza perché pensavamo di fare qualcosa in più. Rinunciamo alla Coppa Italia e spero che avremo modo di rifarci in campionato e in Europa League».
RADU E LEDESMA PROBABILMENTE IN CAMPO - Alla partita prenderanno probabilmente parte anche Ledesma e Radu che sembrano aver superato i rispettivi acciacchi: «Ledesma lo conosciamo, sopporta molto il dolore. Stamattina ha detto che va molto meglio, oggi proveremo ma penso che sia recuperato. Radu ieri ha manifestao un soddisfacente stato di forma, stamattina satava benissmo, valuteremo domani». Potrebbe essere la partita di Hernanes, che in questa stagione ancora deve far vedere ciò che mise in mostra l’anno scorso alla sua prima in Serie A: «Sta in buona condizione fisica e motivazionale. Da lui ci si aspetta sempre prestazioni di alto livello, se sta bene fisicamente può far bene sia in casa che fuori. L’ho visto in crescita ultimanente e vorrebbe dare un apporto importante. Questo lo aspettiamo tutti non solo da lui, ma dall’intera squadra». Reja si aspetta molto non solo da Hernanes, ma da tutta la sua squadra che deve cercare di migliorare in alcuni atteggiamenti se vuole ambire a qualcosa di alto: « Ci sono situazioni da migliorare perché se consideriamo che il girone di andata è terminato abbiamo potuto fare una sorta di bilancio. Abbiamo dimostrato di avere qualità, anche contro squadre blasonate. Forse c’è stata qualche disattenzione di troppo, ma siamo sempre stati costanti giocando alla pari se non meglio in alcuni casi. Dobbiamo migliorare dal punto di vista dell’attenzione e di certi meccanismi in difesa. È un peccato che per un niente non si possa essere alla pari di queste squadre. Se miglioriamo questo aspetto difensivo, che non riguarda solo un reparto ma tutta la squadra, possiamo essere sicuramente più competitivi. È un lavoro che dobbiamo fare».
NO COMMENT SUL MERCATO, MA HONDA PIACEREBBE ECCOME – A pochi giorni dalla chiusura del mercato non poteva mancare la domanda sulle situazioni di Cisse e Honda, due giocatori che nella giornata di ieri hanno preso la scena, ma Reja ha glissato sull’argomento: «Questo non è un compito che mi riguarda. In questo momento gli allenatori hanno difficoltà, il mercato crea scompensi all’interno perché lo stato d’animo di certi giocatori non è il massimo. Non sono al corrente di queste situazioni. Ho letto addirittura che Cisse fosse partito, invece è qui con noi e domani potrebbe anche giocare. Sono situazioni che sono da valutare ma al momento non sono al corrente di niente». Di fronte alle domande di giornalisti giapponesi, il tecnico ha comunque espresso il suo giudizio su Keisuke Honda: «Un giocatore di spessore intenrazionale, pertanto se ci sono qualità ben vengano. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Non sono a conoscenza di questa trattativa, io parlo solo dei giocatori che sono ufficialmente presi. Fino a quel momento non posso lasciare dichiarazioni. Laddove ci sono delle qualità comunque, per quanto mi riguarda se arrivassero ne sarei soddisfatto». Anche perché ancora una volta il centrocampo è ridotto ai minimi termini, è qualcosa di nuovo sarebbe una boccata d’ossigeno per chi sta giocando di continuo da troppo tempo: «Le scelte sono quasi obbligate, adesso come adesso vado avanti con la squadra che mi ha dato un po’ più di garanzie sperando che si possano tenere questi ritmi. Qualche alternativa nella zona centrale del campo purtroppo non ce l’ho, potrei adattatre altri giocatori, pertanto quelli che hanno giocato finora dovranno sobbarcarsi un ulteriore sforzo. Sono giovani e spero che la squadra abbia recuperato. Dal punto di vista della lucidità non siamo al meglio, ma abbiamo mestiere e qualità. Per infortuni mancando Brocchi, Cana e Mauri, tante scelte non ce l’ho. Però i ragazzi stanno facendo bene e anche se non sarà facile cercherò di alternarli durante la gara».
SUL MOMENTO DI DIAS E LA SQUALIFICA – Nell’ultima partita c’è stato anche il brutto episodio della manata di Diàs a Van Bommel che giusto ieri è stata punita con la squalifica per tre giornate del difensore: «Non mi ero accorto dal campo. Ho visto sul video ed è chiaro che la prova televisiva l’ha condannato. Conoscendo Dias c’è stata sicuramente una provocazione, ma ciò non giustifica questo gesto. Bisogna migliorare anche sotto questo aspetto del nervosismo perché dobbiamo mantenere una linearità e una maturità. Può capitare che la squadra vada sotto e si deve mantenere un atteggiamento equilibrato per essere competitiv ad alto livello. Non dobbiamo cadere in questo tipo di manifestazioni. Ho visto che lui cercava di anticipare Van Bommel che ha impedito questo tipo di movimento. Mi sembra strano che manifesti questo atteggiamento, forse è la prima volta in carriera che lo fa. Lui dice che è stato provocato, ma da ora in avanti vedremo di migliorare questi aspetti anche dal punto di vista del rendimento. Lui è straordinario dal punto di vista fisico, quando le cose non vanno comincia ad attaccare alto a lavorare d’istinto. Deve correggere questa cosa, deve stare tranquillo. È importante dal punto di vista tattico, deve riprendere le qualità che ha. Speriamo che da domani si riveda il Dias che conosciamo».
L’ANTICIPO CON IL CESENA E LE PAROLE DI DONI – Reja ha poi commentato anche il cambio di orario della partita tra Lazio e Cesena spostata anticipata a giovedì: «Non posso approvarlo perché veniamo già da una serie di partite che dal punto di vista della concentrazione e del sistema nervoso non è facile recuperare. Era l’unica settimana in cui potevamo riposare e invece anche questa è stata anticipata al giovedì. Almeno di buono c’è che avremo una settimana per lavorare per l’Europa League. Abbiamo tutte partite importanti». In chiusura poi il tecnico goriziano ha voluto esprimere il suo giudizio sulle parole di Doni che ieri ha invitato tutti i giocatori coinvolti a dire la verità: «Lui parla anche di calcio pulito. Ogni anno ci sono sempre discussioni sul calcio, uno sport che ha un seguito straordinario e certo non ci giova questo atteggiamento. Mi piacerebbe che ci fosse lealtà sportiva, si avvantaggierebbe solo il calcio. Se c’è qualcuno che sa qualcosa bisogna che lo denunci. Negli altri paesi, come possiamo vedere dal match tra Zurigo e Vaslui, non si pensa a queste cose. Quella è lealtà sportiva, in Italia servirebbe un po’ più di questa lealtà sportiva».