Mario Elle, video-parodia sulla Roma: "Come mai non vinci mai?"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Chi dice di non aver mai ascoltato una sua parodia, che sia un tifoso della Lazio o della Roma, probabilmente sta mentendo. Seppur con qualche pausa, da anni Mario Elle racconta in modo ironico e simpatico le grandi vittorie biancocelesti e le più clamorose disfatte giallorosse. Lo fa con l'arte della canzone, che è anche il suo lavoro, lo stesso che l'ha tenuto forzatamente lontano dallo Stadio Olimpico per l'ultima finale di Coppa Italia: “Mi trovavo a Milano perché in quei giorni ero impegnato in alcune serate, quindi non sono riuscito a vedere la partita allo stadio. L'ho vista in un ristorante come unico spettatore interessato: ero il solo laziale e non c'erano bergamaschi. Ma è stato bello lo stesso”. Da 'Grazie Roma' a 'Sette a uno', l'ultima grande opera di Mario Elle è 'Come mai non vinci mai', dedicato ai cugini romanisti dopo il settimo trionfo della Lazio in Coppa Italia. Anche se, come ha spiegato in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it, per scriverla ha dovuto prendere una decisione coraggiosa.
LA LAZIO PER MARIO ELLE: “In famiglia siamo laziali a livello patologico. La Lazio è una cosa che mi porto dentro fin da bambino, la andavo a vedere tutte le domeniche. Con la musica non riesco a seguire spesso le partite perché di frequente giocano in orari che coincidono con le serate, oppure può capitare che mi trovi all'estero. In ogni caso poi mi vado a rivedere gli highlights la notte, non posso starne senza”.
COME MAI NON VINCI MAI: “Per l'ultimo pezzo ho fatto una cosa non da laziale. Noi solitamente siamo molto scaramantici, ma io questa l'ho scritta e composta la sera prima della partita, programmandola su Facebook per la mattina del 16 maggio. Me lo sentivo da dopo la sconfitta in campionato contro l'Atalanta che poi avremmo vinto la finale, forse era una pazzia eppure alla fine così è stato. È una cosa che non ho mai fatto in passato, sono stato coraggioso. Di parodie ne ho scritte tante, la prima in assoluto è stata quella di 'Grazie Roma' che ho pubblicato nel 2009 e che ha avuto tanto successo. Traggo ispirazione sul momento, quest'anno grazie a loro di occasioni ce ne sono state tante (ride n.d.r.)”.
NON SOLO PARODIE: “'Lazio Patria Nostra' è un inno di cui vado molto orgoglioso. La società per due stagioni l'ha mandato allo stadio, durante il riscaldamento per intero e come riff dopo i gol. La curiosità è che sono state le due stagioni (16/17, 17/18 n.d.r.) in cui abbiamo segnato di più, quest'anno invece l'hanno tolta e abbiamo fatto molti meno gol. Forse portava fortuna. Comunque ho notato che la presa in giro fa molti più click dell'autocelebrazione, per esempio 'Lazio Patria Nostra' nonostante sia mandata nella radio ufficiale della Lazio da anni è meno conosciuta di 'Grazie Roma'.
Pubblicato il 18/05 alle 16:30
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