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Lotito, dalla Salernitana ad Alitalia: il patron instancabile si racconta

di Francesco Mattogno

Infaticabile, instancabile. Claudio Lotito non dorme mai - “massimo 3 ore a notte” - e non ammette fallimenti. La Lazio è la sua creatura più grande, una realtà ormai consolidata e stabile economicamente. Ecco quindi che nel 2011 è partito un altro progetto, quello della Salernitana (insieme a suo cognato Marco Mezzaroma), ma le sfide non sono mai abbastanza: l'acquisizione di una parte di Alitalia per rilanciare il brand è uno degli obiettivi più ambiziosi del presidente biancoceleste. Ma guai a dirgli che non ha tempo per tutto: “A me piace volare, ma forse è un termine che dà fastidio. Ci sono le persone che volano e quelle che camminano rasoterra. Chi resta rasoterra non crescerà mai”. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei, il patron si è raccontato in una lunga intervista incentrata sulla squadra campana. Non è stata un'annata semplice per i granata, la stagione ha preso una piega inaspettata ed è terminata con una salvezza sudata ai rigori dei play-out. Ma Lotito ci ha messo la faccia, era in tribuna a Venezia e non si sarebbe sottratto alle critiche del suo pubblico. Il prossimo traguardo è portare Salerno in Serie A. Le norme sulla multiproprietà non lo spaventano perché nessuna legge è scritta sulla pietra, e si può sempre cambiare. Per questo, non cederà il club a nessuno. Lotito porterà avanti tutti i suoi progetti, la Lazio in primis, con l'obiettivo di renderli vincenti.

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