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Lazio, Tare-Sarri e una convivenza difficile. Ora Romagnoli teme la beffa...

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Alessandro Zappulla-Lalaziosiamonoi.it

La situazione Romagnoli-Lazio (e non solo) rappresenta il più classico dei campi di battaglia. Il ring di un incontro nel quale i personaggi principali restano Sarri e Igli Tare. Il sincronismo perfetto non è mai partito fra allenatore e direttore sportivo, questo è chiaro e il rapporto di crisi fra i due ha già caratterizzato la deludente sessione di mercato invernale. Oggi il reframe di quella finestra sembra essere dietro l'angolo. L'affare Carnesecchi si è impantanato. L'Atalanta è dubbiosa, non vorrebbe cederlo e pretende 18 milioni. La Lazio non va oltre i 15. Con il solo Reina confermato e un ritiro all’orizzonte, la tensione sale. Mentre Sarri, che non sente Lotito da giorni, mastica amaro, il direttore sportivo continua a lavorare sottotraccia per Sergio Rico. Lato Psg continuano a spifferare che il diesse laziale abbia promesso di portare il ragazzo a Roma sponda Lazio. Voci e rumors, arrivati sino alle porte di Castelfranco di Sotto, dove il tecnico biancoceleste sta trascorrendo delle vacanze poco serene. Frizioni e diatribe, ma soprattutto promesse, al momento disattese, rendono l'aria rarefatta, anche a diversi km di distanza da Roma. La polveriera Lazio non fa decollare il mercato. 

TENSIONE ROMAGNOLI - Se in porta il duello è assai acceso, anche in difesa il guanto di sfida è più che lanciato. A nulla infatti sono valsi gli amorosi intenti di Romagnoli - da sempre dichiarato tifoso biancoceleste - o l'esser comparso nella lista dei preferiti di Sarri in difesa. L'ex capitano del Milan rischia di accasarsi altrove. Il gap tra domanda e offerta infatti segna ancora un margine di distanza che la Lazio non ha ancora provato a colmare (2,8 + bonus l’offerta, 3 + bonus la richiesta). Il calciatore ha rifiutato le avances di numerosi club nella speranza di coronare il suo sogno. Vestire la casacca numero 13 della Lazio, quella che fu del suo idolo di sempre Alessandro Nesta. Un sogno però che potrebbe restare chiuso nel cassetto, complice l'ennesimo braccio di ferro fra direzione tecnica e direzione sportiva. Un confronto che non ha mai fatto decollare la sinergia fra i due comparti. Nel mezzo è rimasto imprigionato Romagnoli. Tare non stravede per il centrale di Anzio, Sarri lo vorrebbe con sé. Alessio si sta allenando sui campi della sua città: suda, corre e parla di continuo con il suo agente. Vincenzo Raiola ha provato a limare la distanza, si è detto disponibile a sgretolare le sue commissioni, pur di rendere soddisfatto il ragazzo, ma nulla si è smosso. L'immobilismo della Lazio è sconcertante. Acerbi blocca Romagnoli e questo binomio appare inossidabile. Ora anche il giocatore sente minate le sue certezze. Romagnoli non avverte la voglia da parte del club di cui è tifoso di risolvere la situazione. Lo stallo rende nervosi e con il trascorrere dei giorni crescono le probabilità che qualche squadra estera (il Fulham in primis) possa prendere il sopravvento. In più Romagnoli sente il grosso rischio di uscire con l'immagine offuscata nei confronti della gente laziale. Sa che suo malgrado questo "nulla di fatto" potrebbe ritorcersi contro di lui, colpevole di non aver fatto abbastanza per vestire la maglia del cuore. Clamorosamente trasformarsi da vittima a carnefice di una trattativa non ancora decollata. 

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Pubblicato il 26/06 alle 02:00


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