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Lazio, scatto Champions: travolta la Spal all'Olimpico

di Antoniomaria Pietoso
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it

Una Lazio esagerata travolge per 5-1 la Spal davanti agli oltre 40mila dell’Olimpico e risponde alla Juventus. Le aquile si mettono alle spalle le sfide con Napoli e Roma, sfoderando una prestazione maiuscola che permette loro un importante allungo Champions. La sconfitta dei giallorossi a Sassuolo e il pareggio dell’Atalanta con il Genoa porta Lulic e compagni a più dieci sulle due, appaiate al quarto posto. Un vantaggio importante visto che i capitolini hanno anche una gara in meno, il recupero con il Verona in programma mercoledì sulle rive del Tevere.

LE SCELTE – Inzaghi deve fare a meno di Luiz Felipe, Cataldi, Correa e Patric. Il mister piacentino si affida ai suoi uomini migliori. Conferma il 3-5-2, rilancia Bastos dal primo minuto, a centrocampo giocano i "titolarissimi" e Caicedo al fianco di Immobile. Nella Spal, dopo la rivoluzione del mercato invernale, Semplici deve rinunciare agli squalificati Valoti e Petagna. A guidare l’attacco ospite c’è l’ex Floccari.

PRIMO TEMPO – Pronti via e la Lazio va in vantaggio: angolo di Luis Alberto, Lulic spizza di testa il pallone che arriva sul piede di Immobile che mette alle spalle di Berisha, altro ex dell’incontro insieme a Lazzari e Murgia. Aquile che gestiscono la reazione degli emiliani e in contropiede colpiscono ancora. Bella azione manovrata con Luis Alberto che verticalizza per Lazzari, l’esterno esplode il destro che colpisce il palo e sulla respinta il più lesto di tutti è Caicedo che ribadisce in rete. Capitolini che potrebbero anche calare il tris, ma Lazzari viene fermato da Berisha mentre il colpo di testa di Caicedo trova il corpo di Felipe. La squadra di Inzaghi abbassa il ritmo e la Spal rischia di tornare in partita, ma il tiro di Castro finisce di poco alto. La Lazio decide di fare sul serio e affonda il colpo. Immobile si inventa un gol da antologia in cui supera in tunnel Bonifazi, dribbla Berisha, sembra allargarsi troppo la palla ma con un pallonetto al bacio cala il tris. Tutto l’Olimpico si alza in piedi per il proprio bomber che sale a quota 25 nella classifica marcatori e avvicina sempre di più il record di Higuain. Biancocelesti che vanno vicini al poker con Caicedo che di testa colpisce la traversa. L’appuntamento con il gol è solo rimandato al 38’, quando Felipe di sinistro trova l’angolo sotto l’incrocio dei pali dopo un’azione manovrata tutta di prima. Si va all’intervallo tra gli applausi e i cori dello stadio che si lustra gli occhi davanti a una Lazio bella da impazzire.

SECONDO TEMPO -  Inizia la ripresa con Inzaghi che al 48 manda in campo Adekanye per Caicedo. L’ecuadoriano si prende l’applauso di tutto lo stadio e il coro della curva. L’olandese va subito vicino alla prima soddisfazione personale con l’aquila sul petto, ma Berisha gli nega la gioia deviando in angolo. La Nord, però, apprezza la generosità dell’ex Liverpool e canta: “Che ce frega de Giroud, noi c’avemo Bobby gol”. Il numero 34 ascolta i suoi tifosi e al 58’ realizza il suo primo centro con la maglia della Lazio sfruttando alla perfezione una cavalcata sulla destra di Lazzari per infilare la porta emiliana. Girandole di cambi nelle due squadre. Inzaghi manda in campo Jony e Vavro per Lulic e Radu, mentre Semplici lancia Zukanovic, Murgia e Valdifiori al posto di Felipe, Castro e Dabo. La Spal trova la rete della bandiera grazie a una bella azione personale di Missiroli che si infila nella difesa laziale e batte Strakosha. Feste e applausi fino al triplice fischio con i biancocelesti che mettono insieme il sedicesimo risultato utile consecutivo (13 successi e 3 pareggi). I ragazzi di Inzaghi rimangono a meno cinque dalla Juventus in attesa del recupero con il Verona e potranno gustarsi la sfida tra Udinese e Inter. La qualificazione in Champions è l’obiettivo principale, ma è anche vero che l’appetito viene mangiando.  


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