Lazio, Sarri: "Mercato no comment, conta solo Lecce. Calendario difficile? Non casuale..."
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
FORMELLO - Finalmente Maurizio Sarri in conferenza. Non ha parlato per tutta l'estate, lo farà alla vigilia della trasferta di Lecce, prima tappa della Serie A 2023-24. Il tecnico biancoceleste si presenterà nella sala stampa di Formello alle 12.30: segui la diretta scritta su Lalaziosiamonoi.it.
Inizia la terza stagione alla Lazio, dopo il secondo posto cosa chiede?
"Le stesse cose, il campionato è difficile, ci sono squadre più attrezzate di noi. L'anno scorso abbiamo beneficiato degli sforzi degli altri in Europa, non penso che si ripeterà, quindi sarà ancora più difficile. Ci sono sulla carta le stesse difficoltà".
Che Serie A sarà?
"Mi sembra in leggera crescita, non prendo per oro colato quello che è successo in Europa la scorsa stagione, un po' hanno aiutato i sorteggi. Però mi sembra in crescita".
Quest'anno per la Champions serve un altro miracolo?
"Penso che i valori siano in linea con l'anno scorso, dobbiamo fare qualcosa ai limiti delle nostre potenzialità per lottare per la Champions".
I nuovi acquisti?
"Sono quasi tutti indietro a livello di condizione, Rovella viene da un leggero infortunio, Kamada da un lungo periodo di inattività, solo Isaksen a livello di gamba mi sembra in condizione. Ma nel ruolo ora è indietro".
Il mercato finora lo soddisfa? Pensa che ci sia la necessità di fare qualcosa?
"Se a 24 ore dalla partita mi metto a parlare di mercato... Già è uno scandalo che il mercato sia aperto a stagione iniziata, così come è uno scandalo che si apra a gennaio con tutte le partite che ci sono in programa. In Italia ci si lamenta che i mercanti ora hanno in mano il calcio mondiale, ma che leggi abbiamo fatto per evitarlo? Il mercato dura il triplo di 30 anni fa: facciamo un mercato di 10 giorni e vedrete che i procuratori conteranno meno. Mi girano i coglioni che domani qualche calciatore può essere con la testa altrove. Io le cazzate che ho sentito scrivere in estate, non le ho mai sentite. Quelle che riguardano me almeno. Il 75% delle notizie su di me erano bufale. Preferisco parlare di Lecce e non di mercato. Fate sapere la verità, che poi qui stiamo parlando di una cazzata, ma se nelle cose serie il tipo di informazione è lo stesso, allora sono preoccupato".
Kamada può coprire il posto di Milinkovic? Coi nuovi la Lazio è più forte?
"Può pestare le stesse zone, ma con caratteristiche diverse. Lui è un palleggiatore, ha buoni tempi di inserimento, ma non ha il fisico di Milinkovic. Kamada, però, è giocatore. La squadra giocherà leggermente in modo diverso. Siamo migliorati a livello di rosa, nell'undici è da vedere. Ce lo dirà il campo".
Il prossimo anno, a livello di stanchezza, meglio giocare di martedì e mercoledì rispetto al giovedì?
"Tutto da vedere, quello che contano sono le energie mentali e nervose. Il giovedì è tosta rientrare dopo la partita, a livello mentale dopo una partita non è così scontato ricaricarsi. A livello di energie sicuramente sarà più semplice, poi vediamo dal punto di vista nervoso. Poi guardiamo pure al calendario che hanno fatto a noi: ho parlato con un mio amico statistico, giochiamo 4 trasferte all'inizio e di queste tre sono contro Juve, Napoli e Milan.. È praticamente impossibile, penso non sia casuale".
A centrocampo cosa servirebbe?
"Domani giochiamo a Lecce, dove l'anno scorso abbiamo perso. Chiamate Lotito e Fabiani per parlare di mercato, sennò mi alzo e vado via. Ai miei giocatori voglio dare altri messaggi".
Il suo terzo anno in una squadra è sempre stato il migliore. Non è successo tante volte.
"Non è neanche vero, è successo a Empoli e Napoli che sono rimasto 3 anni, spesso sono rimasto per più anni. L'Empoli, per quelli che erano i risultati che doveva ottenere, era una squadra forte. Il Napoli la stessa cosa. Adesso ci viene chiesto qualcosa ai limiti delle possibilità, l'anno scorso per gli esperti eravamo la settima forza. Sicuramente ho visto calciatori crescere, spero succeda ancora. Bisogna pensare a questo, dobbiamo subito avere una bella mentalità. Passare dal precampionato alla modalità 3 punti non è facile, nessuno ha il pulsante. Domani è un campo difficile. Penso sia l'unico stadio di Serie A in cui non ho mai vinto. Ci vuole umiltà. Il Lecce sta bene fisicamente, davanti è rapida, hanno calciatori che puntano sulla brillantezza. Bisogna entrare nella modalità campionato in maniera giusta".
Aumentata la cilindrata della Lazio?
"Ripeto, la mia sensazione è che siamo migliori a livello di rosa, non so negli undici".
In che senso il calendario non è causale?
"È incredibile che una squadra arrivata seconda in classifica nelle prime quattro trasferte incontri tre squadre arrivate tra le prime cinque l'anno scorso. A livello statistico c'è una possibilità infinitamente bassa".
Sono passati 50 anni dallo Scudetto di Maestrelli. Una motivazione in più?
"Difficile spiegarlo alle generazioni attuali, abbiamo la sfortuna di essere vecchi e di averlo visto, la fortuna di essere vivi. Difficile raccontare certi personaggi, che erano facilmente capibili in quegli anni. Chi ha vissuto la Lazio sa cosa ha rappresentato quella squadra e quell'allenatore. Un giapponese o un danese magari lo capiranno tra qualche tempo. Se la Juve trovasse la motivazione solo ogni 50 anni sarebbe diverso... Quello Scudetto, certo, è particolare, come quelli del Napoli per esempio, sono scudetti che hanno un fascino superiore. Sono storie che io ho vissuto in piena giovinezza, quando le vivi in modo così intenso ti rimangono impresse per tutta la vita. Quando hai l'imprinting di una storia straordinaria ti rimane addosso".
Lazzari e la preparazione?
"Scelgo le partite in cui è indispensabile, ce ne sono altre in cui serviranno altri calciatori. Su Manuel puntiamo molto, ma è importante anche avere Hysaj in salute, così come Pellegrini e Marusic, che ha avuto un'estate difficile dopo l'intervento. A livello di rosa siamo più forti, negli undici vediamo. La preparazione è preparazione, a volte ha poco significato, qualcuno soffre il caldo o i carichi di lavoro. Certi calciatori sembra che abbiano un approccio negativo, poi invece scende la temperatura di 7-8 gradi e sono i più forti di tutti. I riscontri partono da domani, troveremo un clima difficile, stamani è stato uno degli allenamenti più difficili della mia vita. Ed ero fermo. Con il sole a picco è complicato. Qui in Italia si fanno i calendari tipo in Inghilterra, senza tener conto che siamo quasi in Africa. A Birmingham c'erano 15 gradi, bisogna tenere in considerazione quest'aspetto. La Germania si ferma a gennaio perché c'è -15, ora qui fanno 38 gradi".
Un commento sui cambiamenti societari?
"Le caratteristiche della società sono le stesse: catena di comando corta, proprietà in mano a una famiglia e non a un fondo internazionale. Poi può cambiare un personaggio o due, ma le caratteristiche rimangono. Con tutti i pregi e qualche difetto. Io mi ritengo organizzatore delle squadre, ma ho bisogno di tempo. Anche io ho i miei pregi e i miei difetti".
Luis Alberto come l'ha visto?
"L'ho visto bene, le responsabilità le aveva anche l'anno scorso. Ha fatto una buona preparazione, viene da un periodo più sofferto, qualche acciacco lo sta frenando. Sarà importante anche nella prossima stagione, come lo è stato anche l'anno scorso da novembre in poi. Ora ha avuto dei problemini fisici che lo hanno un po' frenando, roba risolvibile nei prossimi giorni".
I nuovi trovano spazio domani?
"La possibilità c'è sicuramente, dire che siano pronti no. Io ho certe caratteristiche, faccio difficoltà a lanciare un giocatore in tempi brevissimi. Se uno non ti fa certi movimenti, poi mette in difficoltà tutti. Qualcuno per uno spezzone lo vedremo sicuramente. Kamada non è pronto fisicamente, non è completamente inserito nei meccanismi, ma è un giocatore fatto. La prestazione te la può tirare fuori in qualsiasi modo. Gli altri ora hanno qualche difficoltà, non è facile cambiare lingua, allenamenti e modi di mangiare. Ho visto soffrire Platini da giovane e veniva da 400 km di distanza. Piano piano metteremo a posto tutti, ora sono un po' indietro".
Milinkovic a Lecce sarebbe stato squalificato. Kamada dall'inizio?
"Per una giornata, non per 38... Poi Kamada può essere sganciato anche dal primo. Non ha i 90 minuti, non abbiamo ancora deciso. La sensazione a livello globale è che abbia l'esperienza per accorciare i tempi rispetto agli altri nuovi arrivati. Per 20 minuti sono pronti anche gli altri, Isaksen sta molto bene".
Pubblicato il 19/08 alle 12:24