Lazio, raggaeton, Nazionale e il ricordo di Guero: chi è Matteo Cancellieri
Fonte: Edoardo Zeno
Un ragazzo cresciuto sull'altra sponda della Capitale a suon di gol e fantasia e che adesso si sta facendo spazio nel calcio dei grandi. Un talento mancino purissimo, ma prima di tutto un bravo ragazzo cresciuto con sani principi e tanta disciplina. La Lazio è vicinissima a chiudere il colpo Matteo Cancellieri, giovane attaccante in arrivo dal Verona per circa 7 milioni più bonus. Domani sono previste le visite mediche in Paideia per colui che sta per diventare il secondo colpo del calciomercato estivo biancoceleste. Un rinforzo offensivo per Sarri che aggiunge una pedina di grande prospettiva sulle corsie. Dal calcio alla vita privata, ecco chi è Matteo Cancellieri.
DAI PRIMI CALCI ALLA NAZIONALE - Cresciuto calcisticamente nella periferia della Capitale, più precisamente nella Polisportiva De Rossi, il classe 2002 si trasferisce, all'età di 16 anni, nel settore giovanile della Roma dove il suo talento inizia a brillare. Segna 19 gol in 19 presenze con l'Under 17 e per lui è subito tempo di Primavera. La stagione 2018/19 è quella della consacrazione ma, nell'estate del 2020, finisce nell'affare che porta Kumbulla alla corte di Fonseca. Matteo prepara le valigie e approda al Verona. Cambiano l'ambiente e i colori sociali, ma non la musica. Quella è sempre la stessa. Il ragazzo stupisce ancora e mette a segno 15 reti in 18 presenze in Primavera 2. Adesso sì, è pronto per il grande salto e l'anno successivo, prima con Di Francesco e poi con Tudor, inizia a ritagliarsi il suo spazio in prima squadra. 217 minuti disputati in Serie A e un gol bellissimo contro l'Empoli. Cancellieri rientra sul suo piede sinistro e lascia partire un missile sul secondo palo che non lascia scampo a Vicario. Poi la corsa verso la panchina con la faccia stupita e il gesto con la mano eloquente come a dire "Ma cosa ho combinato?". E non è finita qui. Il numero 18 punirà i toscani anche in Coppa Italia prima di raggiungere quella che è al momento la più grande soddisfazione della sua carriera. Il buon rendimento con gli scaligeri, nonostante lo scarso minutaggio, gli vale la chiamata di Mancini in Nazionale maggiore. L'ex Roma farà anche il suo esordio in azzurro negli ultimi minuti del match di Nations League contro la Germania al Dall'Ara di Bologna.
QUELLA VOLTA DA RACCATTAPALLE... - In realtà Cancellieri aveva fatto parlare di sé ben prima di questa stagione. Nel marzo del 2018, quando il ragazzo militava nelle giovanili giallorosse, la Roma ospita lo Shakhtar Donetsk negli ottavi di finale di Champions League dopo aver perso 2-1 in Ucraina. Gli uomini di Di Francesco vanno avanti con Dzeko e, per la regola dei gol in trasferta, sarebbero qualificati. All'Olimpico si inizia a giocare con il cronometro, tutti compresi. Matteo, che quella sera indossava le vesti di raccattapalle, ritarda la consegna del pallone agli ospiti. Ferreyra, infuriato, lo spintona e lo fa cadere oltre i cartelloni pubblicitari. Un gesto che gli costa il cartellino giallo e che scatena un parapiglia in mezzo al campo. A fine gara arriveranno le scuse del giocatore dello Shakhtar.
L'AMICIZIA CON GUERO - La sin qui breve carriera di Cancellieri è stata segnata indelebilmente da un tragico episodio che, un anno fa, ha scosso il mondo del calcio giovanile e non solo. Il nuovo acquisto biancoceleste, infatti, era un grande amico di Daniel Guerini, talento delle giovanili biancocelesti scomparso nel 2021 in seguito a un incidente stradale. Oltre a parlare la stessa lingua sul prato verde e ad essere anche compagni di Nazionale, tra i due c'era un rapporto speciale che andava oltre il pallone. Dopo la scomparsa, Matteo si è rinchiuso in un profondo silenzio interrotto solo qualche giorno dopo da alcune bellissime parole dedicate al suo amico su Instagram: "Mi è cascato il mondo addosso. Per me eri come un fratello. Forse troppe cose ci sarebbero da dire ma preferisco tenerle per noi". Qualche giorno più tardi è arrivato il gol, con la maglia della Primavera del Verona, su calcio di punizione con il suo mancino, un po' alla Guerini. Sguardo e dita puntati verso il cielo, una dedica speciale per il suo amico che non c'è più.
RITMO NELLE VENE - Quando non accarezza il pallone con il suo sinistro educatussimo, Matteo si dedica ad altre passioni. Una su tutte la musica. Sono due i generi che scandiscono le sue giornate. Il primo è il raggaeton, o rap latino, di Paulo Londra e J-Balvin. Un gusto ispano-americano probabilmente trasmessogli da sua madre cubana, alla quale è molto legato. Nel tempo libero Cancellieri adora ascoltare anche musica napoletana, oltre a praticatre anche varie tecniche di meditazione per rilassarsi e gestire al meglio le situazioni più delicate. Molto importante per lui il rapporto con la famiglia e in particolare con suo fratello, Gabriele, che vive a Dubai ma che sente spesso, e e sua sorella attrice. Con il loro aiuto, Matteo è pronto ad intraprendere la sfida più importante della sua carriera. È arrivato il momento del grande salto. La Capitale è pronta a riabbracciarlo, ma questa volta colorata di biancoceleste. Adesso tocca al ragazzo dei Colli Albani, capelli lunghi al vento e aquila sul petto per dimostrare di essere pronto a far parlare di sé a lungo.