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Lazio, partita regalata: la Spal fa festa con Petagna-Kurtic

di Francesco Bizzarri
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Serviva una grande risposta, la Lazio non ci riesce. Contro la modesta Spal finisce 2-1 per i padroni di casa. Ottimo primo tempo biancoceleste chiuso in vantaggio grazie al calcio di rigore trasformato da Immobile, poi nella ripresa calo vistoso dal punto di vista fisico e mentale. I ragazzi di Semplici invece, a testa bassa e con forza, trovano il gol del pareggio con Petagna. E nel finale fanno festa con Kurtic. Nemmeno l’inserimento di Correa e Milinkovic, fuori dal blocco dei titolari, fa suonare la sveglia. Quattro punti dopo 3 partite, la classifica parla chiaro. L’Inter prima a punteggio pieno già corre forte. Le altre pure.

CIRO DI RIGORE - Dopo tanti complimenti, la Lazio deve far parlare il campo. L’atteggiamento è quello giusto: inizio super, palo di Caicedo al 10’. E poco dopo, scontro in area tra il numero 20 e Tomovic. Dopo diversi giri di orologio, ecco che Calvarese va al monitor. Aiutato dal VAR dà calcio di rigore. Immobile contro Berisha, Ciro non sbaglia e fa 3 su 3 in campionato. C’è una sola occasione dei padroni di casa: alla mezz’ora Kurtic manda fuori di poco. È la Lazio che fa il match: Berisha dice no a Luis Alberto, Caicedo non trova la porta per pochissimo. Fa caldo: dopo 7’ di recupero (tra VAR e qualche stop di gioco) finisce il primo tempo. Il caldo è un avversario in più.

MATCH REGALATO - Fuori Patric e dentro Vavro. Inzaghi dopo 3’ dall’inizio della ripresa toglie lo spagnolo (ammonito) e spedisce dentro il nuovo acquisto difensivo. Il ritmo scende, la Spal prende fiducia. Al 60’ Kurtic scarica il sinistro, Strakosha si oppone bene e respinge. I biancocelesti hanno perso lucidità, complice anche il gran caldo. Partite come queste vanno chiuse. E infatti, dopo un paio di rischi in area biancoceleste, Petagna infila Strakosha. Sugli sviluppi da calcio d’angolo, sponda di Tomovic e girata vincente dell’attaccante. Lazio punita, ora a testa bassa serve subito invertire la rotta. Dentro l’artiglieria pesante: Correa e Milinkovic per Caicedo e Leiva. Le mosse non fanno effetto, anzi, i biancocelesti rischiano grosso su un colpo di testa di Kurtic fuori di poco. Nel finale succede il classico epilogo: contropiede spallino, palla proprio a Kurtic che facile-facile infila il pallone del 2-1. Squadra ridimensionata? No, ma la Lazio certe partite deve vincerle se vuole inserirsi tra le grandi.

Pubblicato il 15/09 alle ore 17


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