.

Lazio, occhio al clima: le folli lamentele di D'Aversa e un inizio no...

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Redazione Lalaziosiamonoi.it

La Lazio batte l’Empoli, vince meritatamente una partita dominata, nella quale i toscani hanno trovato il gol nell’unica vera chance e solo grazie alla sfortunata scivolata di Provedel. Per il resto solo Lazio e il 2-1 è risultato anche troppo stretto per quanto visto. Non per D’Aversa che si lamenta perché "il gol di Zaccagni arriva a tempo scaduto". L'ex allenatore del Parma si riferisce alla rete dell’1-1arrivata precisamente tre secondi dopo il quarantottesimo. "Quel gol è stato decisivo, il rammarico è perché il cross è partito oltre il recupero". Il traversone di Tavares decolla quando il quarantottesimo è scoccato da appena 2’’. Come pretendere che Ayroldi fischiasse la fine con un’azione pericolosa in pieno svolgimento? Sarebbe stata una follia tecnica e una palese ingiustizia. L’allenatore dell’Empoli ha rincarato: "Nei tre minuti di recupero, uno aggiuntivo è stato dato per una rimessa laterale che è stata battuta con Gyasi che arrivava correndo. Non credo si sia rotto il cronometro a tutti". L’episodio al quale si riferisce D’Aversa è al 44:27’’, quando l’Empoli guadagna una rimessa laterale sotto Monte Mario. Goglichidze va a prendere il pallone, torna in campo e con la palla in mano aspetta Gyasi che arriva camminando. Tra quando la palla esce dal campo e la decisione di Ayroldi di concedere un extra-recupero passano 31’’ nei quali il pallone non viene mai rimesso in gioco. Ma quella era stata solo l’ultima perdita di tempo del primo tempo dei toscani.

PERDITE DI TEMPO - Un atteggiamento ostruzionistico iniziato subito dopo il gol del vantaggio di Esposito. Al 10:17’’ Dia calcia fuori su un cross da destra, prima che Vasquez rimetta in gioco passano 33’’. Al 13:58’’ il portiere sudamericano blocca in uscita un calcio d’angolo, s’accartoccia a terra e rilancia la palla dopo 16’’. Al 16:28’’, Lazzari anticipa Fazzini ed è rimessa laterale per l’Empoli, a battere va Gyasi che impiega 18’’. Solo nei primi otto minuti dopo il vantaggio, dunque, i toscani avevano « guadagnato » furbescamente un minuto e sette secondi. Tra il 18:28’’ e il 18:38’’ altri dieci secondi per battere una rimessa laterale sotto Tribuna Monte Mario col solito giochino tra Goglichidze e Gyasi. Al 19:53’ Pezzella rimane a terra nella propria area, il gioco riprende dopo cinquantacinque secondi. Tra il 21’ e il 22’, l’Empoli batte una rimessa laterale e una rimessa in gioco e impiega un totale di 35 secondi. Al 23’ Vasquez blocca un calcio d’angolo da sinistra, prima che rimetta in gioco passano 17’’. Nel corso del venticinquesimo minuto di gioco, vengono persi 41’’ per battere due rimesse laterali sotto Tevere. Al 29:21’’, rimessa in gioco per l’Empoli, Vasquez impiega 17’’. Poi altri 18’’ per una rimessa laterale (30:48"-31:06") e la perla dei 42’’ per battere un corner tra Monte Mario e Curva Maestrelli. Alla mezzora, dunque, l’Empoli aveva guadagnato altri 230 secondi, da sommarsi ai 67 già « rubacchiati » nei primi 18 minuti di gioco.

UNA MANCIA - C’è poi infortuno di Lazzari e il gioco rimane fermo due minuti esatti, con l’ingresso di Marusic e l’Empoli che impiega 17’’ per rimettere la palla in gioco. Al 39’:33’’, contatto tra Castellanos e Vasquez, l’argentino rimane a terra, poi si rialza e Ayroldi da il via libera alla ripresa del gioco dopo 55’’, ma il portiere dell’Empoli rimetterà la palla dopo altri 18’’, tra i fischi spazientiti dell’Olimpico. Tra il 41’ e il 44’, l’Empoli batte due punizioni e due rimesse in gioco e ci mette rispettivamente: 13, 26, 21 e 26 secondi. Prima dell’ultima rimessa sopracitata che spinge Ayroldi ad aumentare i due di recupero e farli diventare tre. La ricostruzione serve a far capire due cose: l’inutile e infondata protesta di D’Aversa, ma soprattutto la quantità di tempo persa dall’Empoli e l’errore iniziale di Ayroldi che doveva concedere ben più di due minuti di recupero. Se sommiamo, infatti, tutto il tempo di gioco perso si arriva a 582 secondi, quasi dieci minuti di gioco effettivo. Ovvio, non tutto si può recuperare, ma i due minuti concessi inizialmente da Ayroldi erano una mancia quasi irridente nei confronti della Lazio.

INIZIO NEGATIVO - E che l’inizio di stagione tra Lazio e arbitri non sia stato sereno è fuor di dubbio. Basti pensare a quanto accaduto a Firenze, con il rigore concesso nel finale alla Fiorentina e l’intervento folle di Abisso per richiamare Marcenaro all’OFR per il contatto Tavares-Dodò e la non-analisi del fallo di mano dello stesso terzino brasiliano a metà ripresa. O la mancata espulsione di Zapata in Torino-Lazio per un calcio a Guendouzi, classico fallo di reazione che né arbitro (Sozza) e né Var (Mazzoleni) hanno ravvisato. La Lazio finora ha sicuramente subito più torti che aiuti e i tre di recupero del primo tempo del match con l’Empoli erano il minimo che Ayroldi potesse concedere, un computo persino riduttivo per l’atteggiamento avuto dalla squadra ospite. Ma occhio ad abbassare la guardia, perché tra episodi controversi, gestione dei cartellini e clima mediatico intorno alla Lazio, la sensazione è che il vento non spiri proprio in una direzione favorevole ai biancocelesti...


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ