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Lazio, Milinkovic a confronto: inizio sottotono, ma può esplodere nella seconda

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Leonardo Giovannetti - Lalaziosiamonoi.it

Contro il Napoli, tolti i primi 25 minuti brillanti, la Lazio ha faticato. Poca fantasia, poche giocate decisive, poche occasioni create. A mancare sono stati anche i colpi di Milinkovic. Dal serbo ci si aspetta sempre quel pizzico di magia risolutiva, quella zampata che illumina una squadra intera. Invece, il talento di Sergej non è esploso ieri, affievolendosi poi con il tempo fino al triplice fischio. Nonostante questo è stato il centrocampista più coinvolto: 67 palloni giocati, segno che la voglia di essere in partita c’era e come. Anche nel primo match della scorsa stagione, contro la Spal, la prestazione non era stata straripante. Però, almeno, Milinkovic aveva tirato 7 volte in porta, primo insieme a Immobile. Inoltre, aveva percorso più km di tutti: ben 12. Poi, nella seconda gara contro il Chievo era stato proprio Milinkovic a piegare i gialloblù: oltre al gol si era posizionato primo per passaggi (51/65), tocchi di palla (84) e duelli aerei vinti (3). Insomma, anche nella passata stagione il gigante serbo aveva dovuto carburare. Quest’anno, la sua condizione fisica potrebbe aver risentito del Mondiale disputato: il giocatore è arrivato a Formello solo il 30 luglio. La prossima partita sarà contro la Juventus di CR7 e servirà il miglior Milinkovic per vincere. Magari, come lo scorso anno, il secondo appuntamento sarà quello buono.


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