Lazio, è il giorno dell'appello. Inzaghi s'aggrappa ai "superstiti": "Usiamo la testa"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
In casa Lazio è il giorno dell'appello, dei risultati dei tamponi svolti ieri mattina. Inzaghi, chiuso a Formello dal momento in cui la squadra è tornata da Bruges, s'aggrappa a se stesso e ai superstiti che ieri mattina, al momento del discorso, si sono stretti attorno a lui. "Usiamo la testa, giochiamo al solito, con il nostro gioco", così l'allenatore ha scosso i calciatori in una vigilia tutt'altro che semplice, riporta la rassegna stampa di Radiosei.
MEZZA LAZIO - Inzaghi è rimasto con mezza Lazio. Non sa quanti giocatori recupererà o perderà alla vigilia della sfida contro il Torino. Ieri si sono aggiunti al gruppo degli assenti Patric, Fares e Akpa Akpro, anche se quest'ultimo non ha alcun problema fisico, bensì era in Francia per delle questioni legate al passaporto. Solo stamattina, in vista dell'allenamento delle 14, si potrà fare la conta in base agli esiti dei tamponi e alle comunicazioni dei medici. Il tecnico potrebbe aver recuperato Cataldi, negativo al tampone. Per il resto, bisognerà valutare anche l'inattività dei calciatori attualmente in isolamento: una parte di questi è a casa da dieci giorni, altri da lunedì. Inzaghi, che non interverrà oggi in conferenza stampa, ha intanto messo in preallarme sei componenti della Primavera: Furlanetto, Franco, Novella, Ndrecka, Czyz e Raul Moro. Solo dodici giocatori a disposizione nella seduta di ieri, ma i tamponi potrebbero portare qualche buona notizia. La Lazio è appesa a un filo.
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