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Lazio, De Martino: "Non c'è nessun caso Immobile. Squadra da 4° posto"

di Francesco Mattogno

Il Direttore della Comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per parlare della sconfitta contro l'Inter e della situazione legata a Immobile. Ecco le sue dichiarazioni integrali: "Che palle. Per due motivi: il primo è per una sconfitta così, presa in questo modo, giocando bene a San Siro come avevamo abituato i nostri tifosi è difficile da digerire. Ieri sera la Lazio si è confermata con una prestazione importante, mostrando bel gioco e tatticismo fin dall'inizio per poter vincere la partita contro la squadra in questo momento più forte del campionato. Per un'ora la Lazio è stata superiore alla capolista, rivedere le occasioni di Correa è una cosa che ti fa mettere le mani nei capelli. Anche i tifosi dell'Inter allo stadio ci dicevano “Vi fate male da soli se dopo 4-5 occasioni nitide non riuscite a segnare”. Handanovic è un grande portiere, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Se non finalizzi il gioco, che sia contro la prima o contro l'ultima in classifica, poi non fai risultato. La Lazio ha confermato la costruzione fatta nel ritiro, e il modo di giocare di Inzaghi che affronta le squadre a prescindere da chi ha davanti a viso aperto, facendo un bel gioco e ricevendo apprezzamenti anche dalle televisioni. Quando perdi così fa ancora più male, ma la Lazio è viva, il campionato è solo agli inizi e bisogna capire che certe partite vanno chiuse per poter ambire ai primi 4 posti del campionato, l'obiettivo dichiarato dalla società. In aereo al ritorno c'era scoramento per la sconfitta, perché non meritavamo di tornare a casa con 0 punti, nonostante l'Inter sia una squadra costruita per lo scudetto".

SULLA SITUAZIONE IMMOBILE: "Il secondo “che palle” lo assegno al solito modo fuori dalle righe, in modo grossolano e cialtronesco di gestire la situazione Immobile da parte dei media in generale. Non tutti ovviamente. Ormai ci cascano in pochi, il tifoso laziale ha capito perfettamente che certi elementi che scrivono di Lazio non sono più credibili, perché vedono tutto negativo quando non ci sono elementi per farlo. Questa Lazio non ha titolari o una squadra tipo, alcuni giornalisti non lo ricordano o fanno finta di non farlo, la Lazio è stata costruita per far fronte a 3 partite a settimana ed è completamente intercambiabile. Questo è stato oggetto di riunioni prima della stagione. Se fai giocare sempre gli stessi vieni criticato, e la stessa società chiede al mister di impiegarli tutti anche perché nei suoi giocatori ci crede, non c'è una reale panchina ma c'è l'esigenza di schierare determinati calciatori che cambia per ogni singola gara. Sono stati aperti casi assurdi e cialtroneschi sul caso Immobile, addirittura il suo procuratore che viene in albergo per parlare della sua esclusione, quando (il procuratore ndr) sta sempre con noi quando siamo a Milano. Ha pranzato anche con noi, pensate che vi dico. Come altri procuratori tra l'altro, erano tutti lì per Immobile? Lo stesso Ciro ci guardava perplesso dopo aver letto cose del genere.

CONTINUA SU IMMOBILE: "Il rapporto tra Immobile e Inzaghi va oltre il campo, poi ci sta che durante la partita Ciro, che vuole sempre giocare e non uscirebbe mai, cada in una reazione come quella contro il Parma, sicuramente scomposta. Ha dato fastidio sia all'allenatore che alla società, ma il ragazzo aveva capito subito e fin da quando siamo entrati negli spogliatoi era già tutto risolto. Da lì non c'è stato più nulla, non si può leggere la sua esclusione come una punizione quando anche il ds Tare ha chiarito bene la cosa, gliel'ho chiesto io di dirlo a Sky e non a 'telegurgola'. L'allenatore sta gestendo la squadra, era una scelta tecnica. L'aveva preparata durante gli allenamenti della settimana, che potete vedere su Lazio Style Channel. Ma tutto ciò ha scatenato queste continue voci “Forse non c'è più lo stesso rapporto con la società” etc. Si arriva a questi articoli e commenti che sono la solita storia di basso livello, quello che mi conforta è che il tifoso non ci cade più. Lo vediamo dai messaggi. Certe letture lasciano il tempo che trovano e devono essere ignorate. Io dico sempre le cose come stanno e in modo obiettivo, quando c'è un problema l'abbiamo sempre affrontato cercando di spiegarlo. L'abbiamo detto in casa, fuori casa, a microfoni nazionali e internazionali. Ribadisco per l'ultima volta che non c'è nessun problema, lo dico a chi aspetta di leggere qualcosa di negativo della Lazio per dare contro alla società. Non faccio di tutta l'erba un fascio, mi rivolgo a chi cavalca queste cose ed è facile capirlo. Sono stanco di farlo, il tifoso della Lazio oggi sa che tutto questo è fatto per cercare di creare malumore. A qualcuno la Lazio dà fastidio, per altri è un punto di arrivo per la loro professione. Tante cose che sento e che ho sentito sono ridicole".

SUI PROSSIMI IMPEGNI: "Domenica abbiamo una partita difficile, il Genoa è sempre stato ostico per noi, anche in casa. Questo è un momento dove produci tanto e raccogli poco ed è questo che preoccupa. Al colpo di testa di Correa io ero già in piedi, Bastos che fa 40 metri e Handanovic salva la palla all'angolino, lo scavetto di Correa davanti al portiere...c'è poco da fare, lì sta alla freddezza e alla capacità del giocatore. Gira così in queste prime partite, al derby 25 tiri a 2 e finisce 1-1. Tutto gira nel calcio, in positivo come in negativo, leggendo la classifica avremmo potuto avere altri 4 punti in più, ma con i se e con i ma non arrivi da nessuna parte. La squadra c'è, c'è la voglia di fare bene, siamo tutti incazzati per la sconfitta arrivata in questo modo. Anche i colleghi esteri hanno fatto i complimenti alla Lazio. La squadra è stata costruita per l'obiettivo che deve centrare, e vedo una Lazio che sta giocando molto bene. Non capisco perché ogni volta si debba cadere nei commenti che il campo smentisce, sono stati presi giocatori importanti e di ottima prospettiva. Il campionato è appena cominciato e qualcuno si deve inserire".

LA LAZIO E I MEDIA: "Forse i media hanno un problema con la Lazio, me lo ricordo da quando ero alle medie che dovevo cercare notizie sulla Lazio con fatica. Dall'altra parte del Tevere ci saranno giornalisti con una concezione diversa, non lo so, noi diamo tutto quello che dobbiamo dare, siamo una società importante che si comporta da società importante e che non presta il fianco a certi comportamenti. Se questo viene letto in negativo mi dispiace per chi la pensa così. Mi dispiace essere stimato in Europa per quello che facciamo a livello di comunicazione e poi leggere certi commenti. Quando è necessario fare chiarezza lo facciamo, ma lo facciamo tutto il giorno in radio con chi si alterna al microfono. Poi nei casi specifici è giusto che la società intervenga per dare una spiegazione. Io stamattina intervengo per ripetere delle parole che già l'allenatore e il ds, nel post e nel pre-partita avevano detto. Se poi uno non ci crede perché staremmo coprendo qualcosa, questo non è il modo giusto di fare giornalismo. In questo caso non c'era nulla oltre al campo, è frutto di una gestione della rosa che ci sarà anche in futuro. L'idea è quella di impiegare tutti, perché tutti ci saranno utili per le varie competizioni".

Pubblicato il 26-09-2019 alle 12.15

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