.

Lazio, cinquina all'Al Shabab: Luis accende la luce, è il solito "Tucu"

di Valerio De Benedetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Ottavo test amichevole e ottava vittoria per la Lazio di Simone Inzaghi che nella mattinata sul campo dell’Hotel Klosterpforte, ha affrontato e battuto per 5-1 l’Al Shabab, formazione dell’Arabia Saudita in ritiro proprio a Marienfeld. Il tecnico piacentino lascia a riposo Strakosha concedendo spazio a Guerrieri, in difesa invece si affida ancora a Vavro, Acerbi e Bastos. In regia c’è Cataldi, chiamato in questa stagione a reinventarsi in un ruolo che Inzaghi ha intenzione di cucirgli addosso. Il classe ’94 imposta, prova a giocare di prima, poi al settimo minuto veste i panni del rifinitore e serve in area a Caicedo il pallone dell’1-0. Tutto facile per l’ecuadoregno che controlla col sinistro e col destro sblocca il risultato.

JONY e VAVRO - L’Al Shabab prova a metterla sull’intensità, spesso con contrasti duri che fanno innervosire i giocatori della Lazio. Ne esce fuori una partita maschia alla quale i biancocelesti rispondono colpo su colpo. Gli occhi attenti di Inzaghi sono puntati su Jony, chiamato fin da subito a sostituire Senad Lulic, infortunatosi nelle scorse ore. L’ex Malaga garantisce la solita spinta offensiva, poi al 19esimo con un inserimento in area fissa il risultato sul 2-0. Viene impegnato poco invece in fase difensiva, dove avrà bisogno di tempo per adattarsi. Inzaghi lo sprona e spesso lo richiama per fargli recuperare la posizione, lui recepisce e fa suoi subito i consigli. Dà l’impressione di aver bisogno ancora di un po’ di tempo invece Denis Vavro. Lo slovacco alterna buoni interventi ad alcune uscite a vuoto. Come in occasione del gol della formazione saudita al 30esimo, quando si fa trovare impreparato su una ripartenza e viene superato con facilità da Seba, autore del gol del momentaneo 2-1. 

SOLITO TUCU – Il gol dell’Al Shabab non cambia le sorti di una gara senza storie. La Lazio gioca sul velluto e si diverte, come al 41esimo, quando Luis Alberto con la solita eleganza danzando sul pallone, si inventa un filtrante dalla sua metà campo che taglia in due la difesa saudita e invola verso la porta Correa. Gioco di gambe, portiere a sedere e 3-1 sul tabellino. È il 13esimo gol in questo pre-campionato per il “Tucu”.

SECONDA FRAZIONE – Inzaghi cambia 8 degli 11 interpreti del primo tempo: rimangono in campo solo Guerrieri, Acerbi e Patric, spostato sul centro-destra. Si rivede in campo anche Leiva, pienamente recuperato, e Berisha. Il kosovaro mette minuti importanti nelle gambe, morde le caviglie degli avversari e dimostra di voler tornare il guerriero ammirato a Salisburgo. Proprio da una sua azione di pressing nasce la rete del 4-1. Pallone strappato agli avversari e assist per Immobile che torna al gol centrando l’angolino più lontano. Apprensione per Milinkovic al 68esimo, costretto ad uscire per un problema muscolare che andrà valutato nelle prossime ore. Il 5-1 finale lo firma infine Adekanye al 73esimo con uno stacco di testa su un cross del solito Lazzari. Una spinta costante sulla destra quella dell'ex Spal, già calatosi a pieno nella sua nuova avventura laziale. I compagni lo cercano e si affidano spesso a lui, che ripaga con cross al bacio non sempre ben sfruttati dagli attaccanti biancocelesti. 

LAZIO - AL SHABAB, MILINKOVIC LASCIA IL CAMPO

LAZIO, LA DIRETTA DEL CALCIOMERCATO

TORNA ALLA HOMEPAGE


LLSN WEB TV
Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ