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Lazio, Caicedo parla la tua stessa lingua: Felipe "vale" il rinnovo

di Annalisa Cesaretti

“¿Caicedo? Vale (bàle)”. “Caicedo? Vale”.
Parole scritte allo stesso modo, ma con suoni e significati diversi. Nel passaggio da una lingua all’altra cambia quanto si è convinti. Nel caso spagnolo, Caicedo “va bene”. In quello italiano, invece, l’attaccante “ha un valore”. Ora sta alla Lazio scegliere a quale dizionario fare riferimento. È giunto il momento di dare una risposta a quanti pronunciano il nome del giocatore con fare interrogativo. E dopo il trionfo dei biancocelesti in Coppa Italia le domande si sono moltiplicate. C’è più curiosità. Caicedo aspetta di conoscere il suo futuro. Lo spagnolo è la sua lingua madre, ma stavolta preferirebbe che la risposta arrivasse in italiano. I suoi numeri, nel frattempo, parlano chiaro e il loro è un linguaggio universale.

I NUMERI - Nella stagione appena conclusa Caicedo ha compiuto la trasformazione da sostituto ad alternativa. Quando mister Inzaghi ha avuto bisogno di schierarlo in campo al posto di Immobile, non ha mai deluso. Ci ha messo impegno, professionalità e una buona dose di pazienza. È diventato il capocannoniere biancoceleste del 2019. Da gennaio a maggio ha totalizzato 7 gol. Li ha realizzati contro Frosinone, Empoli, Roma, Udinese, Chievo e Sampdoria. In cinque partite su sei le sue reti hanno aperto il match. Contro gli uomini di Giampaolo ha fatto di più e con una fantastica doppietta si è persino chiuso la porta alle spalle. Ha iniziato a dare il meglio di sé proprio quando la Lazio – nostalgica dei gol di Immobile – ne aveva più bisogno.    

LA FINALE - È andata così. Ecco come è riuscito a fare invocare il suo nome dai circa 30mila tifosi biancocelesti presenti all’Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia. Almeno metà di loro avrebbero voluto vederlo in campo fin dal primo minuto. Ma Caicedo era il primo a sapere che in partite come quelle rispettare le gerarchie significa fare la scelta giusta. E forse, se fosse entrato in campo prima del 66’ minuto, non sarebbe riuscito ad avere lo stesso impatto sulla difesa dell’Atalanta. Immobile aveva corso fino a quel momento. Non era riuscito a trovare la via del gol, ma aveva ridotto drasticamente le energie dei difensori nerazzurri. E la fisicità di Caicedo gli ha dato il colpo di grazia. Ha prima contratto e poi disteso il quadricipite quando, allo scadere del tempo regolamentare di gioco, ha lanciato Correa in contropiede verso la porta avversaria. Un calcione verso la palla, in direzione della vittoria.

LE VOCI DI MERCATO - A fine gara, dopo la premiazione, sono diventati 20mila quelli che lo vorrebbero vedere come titolare nella prossima stagione. Caicedo ha guadagnato la fiducia di tutti. Ma l’ecuadoriano non ha conquistato solamente i tifosi biancocelesti. Già nell’agosto del 2018 alcuni club spagnoli (Real Betis e Valladolid) erano interessati all’attaccante. A gennaio 2019, invece, si è fatto avanti il Galatasaray e a fine febbraio è arrivata un’offerta – poi rifiutata – dalla Cina. Questi precedenti avevano lasciato presagire l'arrivo - a campionato finito - di altre simili avances. E così è stato. Stando alle ultime voci di mercato, Caicedo sarebbe molto apprezzato negli Emirati Arabi. Tra l'altro è lì che Maria, la sua bellissima moglie, trascorre gran parte del suo tempo libero. Quindi l'attaccante conosce già molto bene luogo e cultura. Stesso discorso per la Spagna, altro Paese in cui ci sarebbero diversi club interessati al suo profilo. Poi c'è l'opzione tutta italiana: anche il Bologna avrebbe messo gli occhi sul giocatore. 

IL CONTRATTO - E la Lazio che fa? Il suo contratto scade nel 2020, ciò vuol dire che l’estate che (forse) sta arrivando sarà decisiva per definire il suo futuro in biancoceleste. La Lazio ha già definito l'affare Adekanye, l’attaccante nigeriano ormai ex Liverpool. Inoltre – come succede da un anno a questa parte - è tornato di moda il famoso Wesley. I posti, lì davanti, sono numerati. Caicedo, però, ne merita uno. Inzaghi crede nel giocatore e così anche il club. Nelle prossime settimane l'attaccante e la società si incontreranno per decidere il da farsi. È arrivato il momento di prendere una decisione. Il rinnovo contrattuale sembrerebbe quella giusta. Perché ormai ne sono tutti convinti: per la Lazio Caicedo "va" più che "bene". Per la Lazio l'attaccante "vale". Nel senso italiano del termine.

 

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Articolo pubblicato il 31/05/2019 alle 8.30


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