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Lazio - Cagliari e il doppiopesismo mediatico. Ma dopo Firenze e Torino...

di Antoniomaria Pietoso

Ed eccoci di nuovo qui a parlare di arbitri. In una stagione in cui la Lazio deve fare i conti con una quantità di gialli immotivati per il numero di falli commessi, con due gare decise da episodi quantomeno dubbi (Fiorentina e Juventus) e con un'espulsione contro il Como per due ammonizioni inventate, i biancocelesti si ritrovano addirittura sul banco degli imputati. Il motivo? I troppi gialli rimediati dal Cagliari, una squadra che all'Olimpico ha fatto della fisicità la sua caratteristica principale. Luvumbo, esterno offensivo dei sardi, è stato autore di ben 6 falli, un dato significativo. Non è tanto la protesta dei sardi a fare rumore, ma quanto l'approccio dei media al fatto. Sì, perché se dopo la gara con la Juventus in diretta televisiva si chiedeva al diesse Fabiani di "Accettare gli errori e dimostrare maturità", la stessa cosa non è successa post Cagliari. 

Sia negli studi Sky, sia in quelli di DAZN così come in quelli della Rai la protesta degli isolani è stata sposata in pieno dal parterre di conduttori e ospiti con il rigore assegnato alla Lazio che è prima diventato un rigorino e poi, addirittura, gioco pericoloso di Pellegrini. Una storia vista e rivista negli anni come nel 2018 la rete di D'Ambrosio con calcio in testa a Strakosha fatta passare per semplice azione di gioco, tanto per citare un episodio del passato. Quello che stupisce è come mai non abbia fatto rumore la mancata espulsione di Mina al 28' del primo tempo con Isaksen lanciato verso Scuffet. Ayroldi ha concesso addirittura il vantaggio alla Lazio con la palla indietro di dieci metri e con tre difensori sardi rientrati in posizione. Il difensore ha protestato e provocato per tutto il match collezionando falli e comportamenti al limite, ma venendo sempre graziato. L'espulsione arriva dopo l'ennesimo scontro con Castellanos che finisce con i segni sul fianco e la maglia strappata, ma anche in questo caso secondo i media l'arbitro non doveva intervenire perché girato. 

Cosa dire poi del secondo giallo ad Adopo che applaude l'arbitro? Ci sarebbero poche polemiche, ma incredibilmente la teoria sarda viene sposata e la richiesta di maturità e oggettività viene accantonata. Non era successo nemmeno dopo Firenze quando addirittura venivano fatti i complimenti per l'impegno nello scegliere le immagini e le parole netto, da regolamento ed evidente diventavano la base dei rispettivi commenti. Un doppiopesismo che inevitabilmente ha procurato la reazione dei tifosi della Lazio che hanno preso d'assalto social e radio rivendicando la loro posizione. La Lazio di Baroni sta andando oltre le più rosee aspettative in campo, ma deve anche superare gli ostacoli esterni che, partita dopo partita, aumenteranno e cresceranno un po' come l'asta nelle gare di salto in alto. Un copione visto e rivisto negli anni e di cui, sinceramente, siamo tutti un po' stanchi. 

Pubblicato il 5/11


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