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Lazio, avanti così: Milinkovic e Immobile stendono il Sassuolo, biancocelesti di nuovo terzi

di Laura Castellani
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it

Doppietta di Milinkovic e gol di Immobile. Per chi avesse avuto ancora bisogno di conferme, dopo la cinquina che ha strapazzato la Steaua giovedì scorso, la squadra di Inzaghi lo ha ribadito anche al Mapei Stadium: la Lazio è più viva che mai. Al primo tiro in porta, il serbo la butta dentro. Biancocelesti spietati, bravi ad approfittare del fallo di Peluso per raddoppiare dal dischetto con Immobile. Secondo tempo caldo, anche troppo: un'espulsione per parte, con Marusic condannato dal rosso diretto per un ingenua reazione sulla trattenuta da Rogerio. L'importante, però, è che ad aprire la ripresa sia stato il terzo gol biancoceleste, ancora firmato da Milinkovic. Dominio laziale, che mette la freccia e supera Inter e Roma - i giallorossi hanno una partita in meno. Archiviata pratica Sassuolo, ora testa al Milan mercoledì in Coppa. Non c'è tempo per festeggiare. 

LUIS ALBERTO OUT. Inzaghi dosa le forze e risponde al tour de force laziale facendo riposare qualcuna delle sue pedine più utilizzate. Siedono in panchina nel primo tempo de Vrij - spazio a Luiz Felipe - e Luis Alberto: lo spagnolo si era fermato solo in Lazio - Udinese. Come in quella sfida, contro il Sassuolo spetta a Felipe Anderson indossare la casacca da titolare. Parolo (alla 150esima presenza) e Lulic, invece, vengono lanciati in corsa nel secondo tempo. Da segnalare, infine, la 303esima di Stefan Radu: il difensore ha raggiunto Stefano Mauri all'ottavo posto nella classifica delle presenze totali del club biancoceleste. 

SPIETATI. Minimo sforzo, massimo risultato. Al settimo minuto, la Lazio coglie l'occasione per sbloccare il match al primo tiro in porta. Conclusione dalla distanza di Milinkovic Savic: lieve deviazione neroverde, il pallone schizza prima di insaccarsi in rete. Il serbo non segnava da un mese, dalla gara contro il Chievo. Il Sassuolo prova a riorganizzarsi e farsi avanti in contropiede, i biancocelesti gestiscono, disinnescando i tentativi della squadra di Iachini senza troppi patemi. Anche perché, i brividi sono tutti per la difesa neroverde, chiamata a proteggersi dalle accelerazioni di Felipe Anderson e Milinkovic. Il raddoppio è questione di tempo, l'occasione è servita dal tocco di mano di Peluso in area, che sembra quasi controllare la sfera con il braccio. Manganiello inizialmente lascia correre, poi ci ripensa e chiama in causa la Var. Le immagini sono chiare, sul dischetto si presenta Immobile: il centravanti non sbaglia, segna il 32esimo gol stagionale e raggiunge Signori. Ma a Inzaghi non basta, continua a sbracciarsi in panchina invocando il terzo gol. Dovrà aspettare la ripresa. E neanche troppi minuti.

NERVI TESI. Sembrerà incredibile pensando alla sua stazza e allo strapotere nel gioco aereo, ma a Milinkovic, in campionato, mancava ancora il gol di testa. Ne ha approfittato oggi, buttandola dentro con un'incornata nel primo minuto della ripresa, come non accadeva dalla sfida contro il Nizza. Nervi tesi, nella ripresa, con Manganiello chiamato a intervenire direttamente sul match: prima estrae il rosso diretto sventagliato sotto la faccia di Berardi, per un fallaccio su Radu. Poi però spetta anche a Marusic. Il montenegrino reagisce violentemente a una trattenuta di Rogerio, il fischietto piemontese non può che allontanarlo dal campo. Un'ingenuità, un grattacapo per Inzaghi, chiamato a fare i conti con la squalifica del terzino nel momento in cui più avrebbe bisogno di tutti i suoi ragazzi a disposizione. Il Sassuolo vuole approfittare della parità numerica ristabilita, cercando di rendersi pericolosa di fronte a una Lazio volta più al controllo e all'attesa dell'avversario. Poche emozioni sul finale, tre punti blindati: sorpassate Inter e Roma, attendendo quest'ultima, che stasera se la vedrà con il Milan. 


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