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Lazio, all'Olimpico non c'è partita: il Bayern domina e ipoteca la qualificazione

di Daniele Rocca
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it

Era proibitivo già dall’inizio, è diventato impossibile dopo i tre gol subiti nel primo tempo. Se non bastasse la qualità degli avversari, a tratti ingiocabili, ci pensano Musacchio e Patric a fare due regali al Bayern Monaco e a chiudere il discorso qualificazione ancor prima che inizi. Nella ripresa fa tutto la Lazio. Prima l'autogol di Acerbi, due minuti dopo Correa riporta a tre le distanze tra le due squadre. A metà ripresa si pensa solo a limitare i danni. Nessun punto debole, una macchina quasi perfetta. Il Bayern domina ed è virtualmente ai quarti.

TROPPI REGALI - Affrontare l’avversario a viso aperto, senza timore. E dopo i primi minuti in cui la Lazio è visibilmente contratta, Milinkovic e Luis Alberto provano a prendere in mano il centrocampo. Ma la trappola è dietro l’angolo. Retropassaggio troppo morbido di Musacchio e per Lewandowski è un gioco da ragazzi saltare Reina e metterla dentro. L’episodio che avrebbe potuto rimettere in partita la Lazio si concretizza al minuto 18: contatto tra Milinkovic e Boateng all’ingresso dell’area di rigore, l’arbitro lascia giocare ma dal replay il fallo appare netto. Il Var rimane in silenzio e si continua come se niente fosse. La reazione c’è, ma la superiorità del Bayern si manifesta in tutta la sua grandezza nell’azione del raddoppio: tre passaggi di prima e Musiala, classe 2003, colpisce dal limite senza lasciare scampo. È appena il 24’ e la strada si mette maledettamente in salita. Inzaghi prova a cambiare mettendo dentro Lulic al posto di Musacchio, con Marusic che si abbassa sulla linea dei difensori. La Lazio si lancia all’attacco, ma a due minuti dall’intervallo altro regalo, stavolta di Patric. Coman parte in campo aperto, salta Acerbi e conclude. Reina respinge di istinto ma Sanè la spinge dentro. Tutto finito dopo appena 45’.

LIMITARE I DANNI - Impensabile che il Bayern rallenti e sul primo calcio d'angolo a favore della ripresa la Lazio porta troppi uomini in area avversaria. Sul contropiede scappa ancora una volta Sané che mette dentro e Acerbi non riesce a liberare, trascinandosi il pallone in porta. Dopo ogni gol del Bayern c'è la reazione dei biancocelesti: stavolta Correa si mette in proprio, salta mezza difesa avversaria e batte Neuer sul primo palo. Da quel momento in avanti la gara diventa scorbutica. Sono più i cartellini gialli delle occasioni da gol: quattro per la la Lazio, due per i bavaresi. Milinkovic lotta, Lazzari non si ferma mai, Immobile si butta negli spazi. Ma di veri pericoli per la porta dei tedeschi non ne arrivano. I cambi del Sergente e Luis Alberto a dieci minuti dalla fine sono la testimonianza della resa laziale. Bayern Monaco superiore, ma il passivo si ferma sul 1-4. Scongiurate figuracce che in Europa appartengono ad altri. Discorso qualificazione chiuso. Anche se forse sarebbe meglio dire che non è mai stato aperto.

Pubblicato 23/02/2021


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