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Lazio, a tutto Lotito: "Qui si lavora meglio che al Milan. Milinkovic? Se vuole partire..."

di Federico Marchetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

A breve saranno 15 anni dall'inizio della presidenza di Claudio Lotito nella Lazio. Il patron biancoceleste si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, in cui si è concentrato prima di tutto sulla permanenza di Inzaghi e Tare. Nessuna fatica per trattenerli, ma anche un pizzico di irritazione per il comportamento del Milan, che avrebbe contattato direttamente i suoi tesserati senza interpellarlo. Ma che poi Tare sia rimasto, secondo Lotito, è una scelta logica: "In questo momento la Lazio è una società più strutturata di quella rossonera. E poi il lavoro che ha da fare qui sarà sempre maggiore. La Lazio è una società dalla catena corta, qui si lavora bene". Dopo aver doverosamente ripercorso l'arrivo di Inzaghi sulla panchina laziale, Lotito ricorda come il bonus scudetto inserito nel contratto del tecnico significa che pensare in grande non è più un tabù, a partire già dalla finale di Supercoppa che si giocherà contro la Juventus. L'intervista entra però nel vivo quando si parla di mercato: Milinkovic resta o no? "Alla Lazio teniamo solo chi ha il piacere di restare", queste le parole eloquenti del patron biancoceleste. Che però aggiunge che è stato giudicato il miglior centrocampista della Serie A. Insomma, la volontà del giocatore sarà ascoltata, ma servono le giuste leve a livello di offerta economica. Discorso simile per Luis Alberto: tutti utili, nessuno indispensabile. Battuta rapida sullo stadio - se lo fanno fare alla Roma devono farlo fare anche alla Lazio - e poi un amarcord: Zarate peggior operazione per risultati ottenuti, Rocchi invece giudicata la migliore. Si finisce con il discorso legato alla Superlega, per Lotito Uefa ed Eca devono prendere atto della bocciatura arrivata dai club e si deve ripartire da zero.

ADDIO DI TOTTI ALLA ROMA - C'è anche tempo per una battuta rapida sull'addio di Totti alla Roma, annunciato a breve in conferenza stampa. Lotito ricorda un problema simile con Di Canio e sottolinea come si debba avere il coraggio di fare scelte e di assumersene la responsabilità. 

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Pubblicato il 17/06 alle 7:28


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