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IL PRECEDENTE - Genoa-Lazio nel '93, succede di tutto: Gazza espulso e invasioni di campo

di Francesco Bizzarri
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it

Genoa ferito, ma non nell'orgoglio. Lazio carica e pronta nonostante gli schiaffi rimediati dal Napoli nell'ultimo turno. Riecco Grifone contro Aquila, un match sempre affascinante ogni qual volta che si giochi. Biancocelesti spesso sfortunati, ora però va messa da parte anche la sfiga. Bisogna vincere per blindare il quarto posto, insidiato dall'Atalanta e dalle due di Milano.

L’ASSALTO - 28 febbraio 1993, la Lazio di Dino Zoff va a Genova ad incontrare la squadra di Maifredi, lo stesso che nella primavera del 1990 lo ha sfrattato dalla panchina della Juventus. C’è aria di rivincita, soprattutto perché i padroni di casa sono in grave difficoltà e in zona retrocessione. Gli italiani intanto sono anche incollati alla tv: dall’America arrivano immagini frammentarie e riprese dall’elicottero dal Texas. In quelle ore sta andando di scena quello che alla storia è passato come l’assedio di Waco. La polizia sta cercando di espugnare un ranch dove ha sede l’organizzazione dei dividiani, una setta religiosa. Ma andiamo per ordine, cosa è successo prima? La setta per varie situazioni si è scissa in due fazioni, ciascuna delle quali reclama la collina dove si trova la sede. Da una parte c’è George Roden, dall’altra Koresh (pseudonimo di Vernon Howell). I federali iniziano ad indagare e fare domande ad un fuoriuscito dal gruppo. In pratica il testimone ammette: “Lì dentro fanno armi da guerra, abuso di alcool e droga". Il 28 febbraio una squadra di agenti inizia l’operazione di perquisizione che finisce in un assedio. Il tutto si concluderà il 19 aprile con un incendio del ranch in cui persero la vita 76 persone. E al Ferraris cosa succede? La Lazio va sotto di due reti, Riedle riesce a segnarne una prima della chiusura del primo tempo. Gli uomini di Zoff, che il giorno prima ha compiuto 51 anni, nella ripresa hanno una voglia tremenda di ribaltare il risultato. Prima Signori su rigore pareggia i conti, ancora Riedle sul finale di partita segna il definito 2-3. Gascoigne espulso, invasione dei tifosi del Genoa in campo indemoniati per quel risultato e quella situazione critica in classifica. Insomma, succede di tutto. L’allenatore biancoceleste al triplice fischio partita ammette: “In certi casi la testa è più importante del corpo”

“Gascoigne mi ha fatto dannare molto però ho un grande affetto nei suoi confronti proprio perché era un artista, fondamentalmente era un bravo ragazzo che non ha saputo reprimere gli istinti del suo modo di comportarsi”.
Dino Zoff.

Il consiglio musicale: “Benzina Ogoshi” - Subsonica (Album: Eden, 2011. EMI).


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