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Tris di coppa, la Lazio strapazza la Dinamo nel segno di Dia e ‘Dele’

di Saverio Cucina
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Cala il tris la Lazio al primo appuntamento con la nuova Europa League. Tutto nel primo tempo, un piccolo manifesto del calcio di Baroni, con recuperi alti e tanta verticalità. Primo posto in classifica, per ora anche in assoluto al netto della differenza reti, e testa alla prossima contro il Nizza.

TURNOVER CON SORPRESA - Cambi annunciati per Baroni, ma non manca il colpo di scena: niente Noslin in avanti, c’è Dia a guidare l’attacco davanti al trio inedito Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro. Confermato Provedel tra i pali, mentre Patric e Romagnoli guidano la difesa con ai lati Marusic e Pellegrini. In mediana Rovella in coppia con Vecino.

CHI BEN COMINCIA... - Subito pimpante la Lazio in avvio. Giusto il tempo di lasciarsi alle spalle le scorie di Firenze che Dia stappa la partita con un guizzo da vero attaccante: recupero palla in zona d’attacco di Vecino, scambio sullo stretto tra Pedro e il senegalese con colpo di bigliardo finale sul secondo palo che non lascia scampo a Bushchan. Cala l’impeto biancocelste col passare dei minuti, la Dinamo prende coraggio alzando il baricentro, ma senza causare particolari brividi ai biancocelesti. Torna a fare sul serio nel finale di tempo la Lazio e il sinistro potente di Tchaouna dalla distanza, prontamente respinto da Bushchan, è soltanto il preludio ai colpi del ko.

DELE SHOW - Un uno-due letale biancoceleste propiziati dall’uomo che non ti aspetti. Minuto 34, sempre Vecino apripista, questa volta nei panni di rifinitore, premiando lo scatto in verticale di Dele-Bashiru che tutto solo trova la prima gioia stagionale. Passano due minuti e il nigeriano si trasforma in assist-man pennellando sulla testa di Dia il gol del 3-0 a seguito di un pressing compatto degli uomini di Baroni. Primi 45’ di totale dominio.

BENEDETTA GESTIONE - Non cambia la musica nella ripresa. La Lazio mantiene il controllo della gara con una proiezione sempre offensiva. Stop per Patric che lascia il campo dopo 10 minuti per un problema muscolare. Il poker sembra lì ad un passo con la tripla occasione in un minuto, tra il palo di Pedro, lanciato magistralmente da Dia, e i due tentativi di Isaksen e Dia che non trovano il gol da buona posizione. La gara non avrebbe poi molto da dire ancora, ci pensa quindi l’arbitro Sidiropoulos a ravvivarla e prendersi la scena: una doppia espulsione, una per parte, probabilmente corrette a norma di regolamento, ma davvero troppo noiosamente fiscali. Lascia il campo per primo Braharu per un pestone evidente ma fortuito su Zaccagni. Rosso anche per Noslin, dentro solo da 3 minuti al posto di Dele-Bashiru, per una gomitata palese (e totalmente inutile sia chiaro) ma non certo violenta su Dubinchak. Spazio ancora per le parate di Provedel, sempre attento e preciso sui tiri dalla distanza, e poi ad Amburgo cala il sipario. 3-0 senza appello e tanta spensieratezza. Proprio quello che ci voleva per ripartirete.

Pubblicato il 25-09


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