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FOCUS - Le cinque cose che (forse) non sai sul derby della Capitale

di Francesco Tringali
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

Siete sicuri di conoscere proprio tutto sulla partita più sentita del vostro universo calcistico? Bene, allora vi metteremo alla prova. Il derby è la Partita, l'eccellenza per ogni tifoso di Lazio e Roma. Non c'è un inizio né una fine, non sono soltanto semplici 90', nella Capitale si vive giorno dopo giorno. Ansia e paura si mescolano alla voglia di vincere e alla paura di perdere, un mix esplosivo che fa della stracittadina romana lo show calcistico più bello al mondo. Sono tante le curiosità che circondano questa gara: piena zeppa di storia e tradizione. Ma c'è qualcosa che vi è sfuggito nel corso degli anni: ecco tutto quello che (forse) non sapevate sulla partita delle partite.

 PERCHÉ LO CHIAMIAMO DERBY? - Partiamo da qui, dal significato storico della madre di tutte le partite a Roma. Vi siete mai chiesti perchè da 90 anni ci ostiniamo a chiamarlo derby? L'origine del termine è da rintracciarsi nella corsa equestre inglese chiamata The Derby, ideata da Edward Stanley, dodicesimo conte di Derby. Nell'ippica è una particolare gara riservata, ogni anno, ai migliori puledri di tre anni. In generale nello sport, si usa il termine derby per definire sfide tra squadre della stessa città (stracittadine) o della stessa zona geografica. Il termine viene anche usato per gare che oppongono squadre che, per questioni geografiche, sociali o politiche hanno fra loro una rivalità storica molto accesa. E qui calza a pennello. 

LA LITE DI VACCARO - Nella stagione 1930 a campo Testaccio c'era anche Benito Mussolini, diventato inizialmente socio della Lazio per poi distaccarsene una volta salito al potere. Il derby non ci mise molto a infuocarsi e tre anni dopo il primo cominciarono le tensioni: soprattutto quando il terzino giallorosso De Micheli, detto er Fasciolaro, se la prende col generale Vaccaro, gerarca fascista e super tifoso della Lazio. L’intervento dei carabinieri a cavallo riesce a sedare la rissa, così come nella stagione successiva quando, dopo il fischio finale, scoppiò una clamorosa rissa che vide protagonisti i giocatori di entrambe le squadre, le panchine e il pubblico.

DERBY SOSPESI: LA NEVE E IL BLACKOUT - Non sono solo gli episodi di ordine pubblico a caratterizzare le stracittadine romane. Una violenta nevicata abbattutasi su Roma la notte dell' 11 marzo 1956 provocò il rinvio del derby in programma nella giornata. Il derby venne giocato il mese successivo e vide la Lazio vincere 1-0. Andò decisamente peggio ai biancocelesti, invece, quando nel dicembre '69 un blackout mise fine anticipatamente a un derby di Coppa Italia. Il giudice sportivo punì la Lazio con uno 0-2 a tavolino per responsabilità oggettiva.

DERBY MISTO - Perchè allora quando parliamo di derby diciamo che quello di Roma è unico nel suo genere: perchè ci fu una volta in cui romanisti e laziali non scesero in campo divisi ma insieme con la stessa maglia. La foto di Giordano e Manfredonia, rispettivamente bomber di biancocelesti e giallorossi, con l'aquila e il lupo sulla stessa maglia è rimasta negli annali della stracittadina. Era il 1979 e si ricordava la morte di Vincenzo Paparelli, ucciso venti giorni prima da un razzo partito dalla Curva Sud romanista.  Per l’occasione i giocatori delle due squadre misero da parte la storica rivalità e si riunirono in un'unica squadra: “Romani” da una parte e “Resto d’Italia” dall’altra. Quel giorno era normale veder giocare  insieme Agostino Di Bartolomei, Bruno Giordano, Nello Manfredonia, Bruno Conti e Mauro Tassotti, contrapporsi ai non-romani di Niels Liedhom, composta da Wilson, Turone, Tancredi e Pruzzo.

IL "MEZZO DERBY" - La curiosità ci riporta anche a storia recente, nel 1993 per l'esattezza. Un triangolare di fuoco all'Olimpico, dove va in scena il Memorial Dino Viola. Lazio, Roma e Cagliari scendono in campo per ricordare l'ex presidente giallorosso. O almeno ci provano, perchè per tutta la durata dell'evento sono solo nervi e botte dentro e fuori lo stadio. Lazio-Roma va in scena, ma solo 45' minuti: decide un gol su rigore di Beppe Signori, grazie al quale i biancocelesti si aggiudicano il torneo (il Cagliari era stato battuto con lo stesso risultato). Sì, c'è anche un "mezzo derby" nella storia. 


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