FOCUS - Avversari una notte, amici sempre: Immobile e Insigne, i due scugnizzi si sfidano al San Paolo
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
Avversari, per una sera. Poi si torna a essere gli amici di sempre. Dal 2011, dagli anni da promessa a Pescara, dalle prime sortite in azzurro con l'Under 21. Fino agli incontri in Nazionale maggiore, quando per incontri si intendono tanto quelli sul campo quanto quelli in allenamento, tra complicità, abbracci, selfies in spogliatoio e scherzi da vecchi compagni di banco ai tempi del liceo. Lorenzo Insigne e Ciro Immobile: partiti insieme dalla scuola di Zeman, chi è tornato a casa, chi è sbarcato a Roma, dopo un lungo viaggiare. Sabato sera uno di fronte all'altro. Per novanta minuti le amicizie storiche possono aspettare.
L'ASCESA - Nel 2011, quando Ciro e Lorenzo si incontrano al Pescara, chissà se avevano immaginato che sarebbero stati il motore di un sogno a un passo dalla sua realizzazione. Stesso pezzo di terra, stesso dialetto. Uno cresciuto a una ventina di chilometri dall'altro. I due, però, si ritrovano lontani da casa: il club abbruzzese punta alla promozione, affida la panchina a Zdeněk Zeman e investe su giovani promettenti. Proprio come Insigne e Immobile. I due, d'altronde, saranno i protagonisti del reparto offensivo più forte della serie B di quella stagione: 90 reti, 28 firmate da Ciro, laureato capocannoniere del torneo. Un anno di successi, fino alla tanto agognata promozione. Dopo la quale, però, i due amici sono costretti a salutarsi: Insigne, una volta scaduto il termine del prestito al Pescara, fa ritorno nella sua Napoli. Per Immobile, invece, si apre un periodo di peregrinazioni. Genoa, Torino, Borussia, Siviglia, ancora Torino, poi Lazio. Non basta la lontananza, però, per interrompere un'amicizia come quella di Ciro e Lorenzo. Anche perché i due possono incontrarsi di nuovo in qualche occasione di lusso, tipo i Mondiali del 2014.
Una foto pubblicata da Ciro Immobile (@ciroimm17) in data: 4 Giu 2013 alle ore 07:16 PDT
AZZURRI - Al Delfino, la coppia napoletana stringe amicizia con un altro ragazzo di belle speranze, che rivedrà di nuovo nel 2014, prima di partire per il Brasile. È Marco Verratti: "Queste sono le storie belle del calcio, che fanno felici molti ragazzi. Abbiamo iniziato dalla serie B e dopo due anni ci ritroviamo al Mondiale. Per me Ciro e Lorenzo sono due grandi amici, spero che ripeteremo le cose belle che abbiamo già fatto insieme”, dichiarava il centrocampista. Quei mondiali non furono così fortunati per la Nazionale italiana, ma l'intesa tra Ciro e Lorenzo è evidente: "Sono amici di avventura ed è chiaro che lo siano anche in campo. Avendo lavorato insieme col Pescara e con la Nazionale Under 21, si capiscono bene", assicurava l'agente di Insigne. Con gli azzurrini, i due partenopei volavano in Israele, l'anno prima. C'era anche Verratti, la spedizione agli ordini di Devis Mangia si spinge fino in finale. Fuori dal campo, però, i tre sono solo degli amici poco più che ventenni in una delle prime uscite internazionali - non c'è da preoccuparsi se la foto pubblicata da Ciro vi ricorda la vostra in viaggio con la scuola alle superiori. "Sogno di giocare in Nazionale maggiore con Inisgne, magari dopo il 2014": il desiderio veniva espresso da Ciro. E realizzato, ancora prima di quanto il centravanti si aspettasse.
DAGLI EUROPEI AL CAMPIONATO - La spedizione agli ordini di Conte è più fortunata. E anche questa avventura, Ciro Immobile e Lorenzo Inisgne la vivono uno accanto all'altro. Senza risparmiarsi battute, scherzi o risate in conferenza stampa. Sul web spopola il video in cui i due si sfidano a colpi di domande: uno interroga sulla propria vita professionale e privata, l'altro cerca di azzeccare più risposte possibili. Se non fossero in Francia, pronti a disputare un torneo continentale, quelli buttati sopra un letto, incollati alla tv per il finale di stagione di Gomorra, sembrerebbero ragazzi normalissimi. Quattro mesi dopo, però, l'esperienza estiva in azzurro è un ricordo. Ciro e Lorenzo si rivedono al San Paolo. Il primo in un momento di grazia, dopo aver collezionato nove reti in undici partite, pronto a tentare il colpaccio a Napoli. L'altro dopo aver messo da parte qualche nervosismo di troppo - la discussione con Sarri è stata archiviata con le scuse del numero 24 e una multa - punta la Lazio per puntare la Juventus: "Contro i biancocelesti sarà una gara fondamentale". Sabato sera, la coppia napoletana scenderà in campo, ma senza spalleggiarsi. Solo per novanta minuti, però. Dopo, amici come prima.
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