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Coronavirus, Conte: "Stop a eventi sportivi in Lombardia e Veneto". Saltano tre match di Serie A

di Daniele Rocca
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

AGGIORNAMENTO DEL 23/2 ALLE 00:30 - Il comunicato del Coni ufficializza la decisione:  "Su indicazione del Governo, Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, ha chiesto al CONI di invitare le Federazione Sportive Nazionali, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione Sportiva, a sospendere, per la giornata di Domenica 23 febbraio, tutte le attività sportive in programma nelle Regioni di Lombardia e Veneto".

AGGIORNAMENTO ORE 23.50 - Il ministro Spadafora - si legge su Gazzetta.it - ha mandato una lettera al presidente del Coni, Giovanni Malagò, in cui chiede "di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell'invito del governo a sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio". L'invito, come specificato nella stessa lettera, non è da estendere alle squadre delle due regioni colpite impegnate in trasferta, "salvo che i medesimi atleti provengano dalle aree indicate come focolai del contagio". 

AGGIORNAMENTO ORE 23.30 - Sull'argomento si è pronunciato il premier Conte che, durante la conferenza stampa andata in scena nella sede della Protezione Civile, ha dichiarato: "Posso preannunciare che durante il consiglio dei ministri abbiamo concordato la competenza del ministro dello sport Spadafora, che ci ha già annunciato la determinazione a sospendere tutte le manifestazioni sportive che sono programmate per domenica nell’area del Veneto e Lombardia". Anche se manca l'ufficialità, si va quindi verso il rinvio di Inter-Sampdoria, posticipo serale in programma a San Siro, oltre ad Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. Non solo: a rischio anche lo svolgimento del match in Primavera 1 della Lazio di Menichini contro i pari età dell'Atalanta presso il centro sportivo di Zingonia a Bergamo.

Si è sparsa in queste ore la voce di un possibile rinvio di Inter-Sampdoria a causa dell'allarme Coronavirus. È arrivata puntuale la risposta del sindaco, Beppe Sala, sull’emergenza ormai “ufficiale” che riguarda Milano e dintorni: “Alcuni cittadini mi chiedono di chiudere gli uffici pubblici. E allora perché non gli stadi? O le aziende? O i negozi? Che differenza c’è? Stiamo seguendo questa crisi sanitaria con responsabilità, non sottovalutiamo niente, ma non vogliamo neppure fomentare allarmismi. Domani mattina ci vedremo di nuovo in Prefettura e verificheremo il da farsi. Se sarà il caso di prendere misure specifiche, lo faremo. Nel frattempo io sono qui a lavorare. A fare tutto quello che posso. Con serietà. E con spirito di collaborazione con le istituzioni che, più di me, conoscono le questioni relative alla gestione di questo virus”. Lo stadio milanese principale in questione non può che essere il “Giuseppe Meazza” in San Siro.

Pubblicato il 22/02 alle ore 22:50


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