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Colantuono: "I segreti di Bergamo e la forza della Lazio. Lotito? Stimolante!"

di Francesco Tringali
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

Una vita al Nord, lontano dalla sua Anzio. Un percorso però, quello nel settentrione, in cui ha conosciuto i suoi successi migliori. Eppure per uno come Stefano Colantuono, nato con la salsedine sempre sulla pelle, è difficile vivere distante dal mare. Per questo per un anno ha scelto Salerno, incrociando Lotito e ripartendo dalla cadetteria. Per ricostruire con umilità, per rimettersi in gioco, perché ogni sfida ha il suo fascino. Come quella dell'Atalanta, presa dalla Serie B nel 2005 e conducendola ai primi grandi piazzamenti della Dea. Ha vissuto l'epoca pre e durante Percassi, ha fatto da precursore a un progetto che sarebbe nato da lì a breve: "Hanno una struttura societaria eccezionale, si lavora in modo incredibile", ripete più volte Colantuono in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it. "Col tempo si sono consolidati, sono cresciuti anno dopo anno. Gasperini è una loro intuizione, ricordiamolo, e da lì hanno aperto un ciclo unico, sono andati sempre a migliorare. È un ambiente che ti fa lavorare bene, ha un tifo speciale e una proprietà che ha sempre puntato a migliorarsi". Eccoli, allora, i segreti di Bergamo, messi a confronto con la forza della Lazio, nel primo match della ottava giornata di campionato.

NUOVA SFIDA - "L'Atalanta sta rispettando standard a cui ci ha sempre abituato. È una squadra in forma, in campionato fa faville ed è una delle più in forma in campionato. Alla Lazio invece manca qualche punto per quello che ho visto esprimere, sta facendo una stagione da zone nobili. E una squadra forte e rinforzata, aspettiamo a dare giudizi definitivi. Per la Champions metto dentro Roma e Milan, fanno un campionato a parte le quattro in lotta per la Champions rispetto a Juve, Inter e Napoli. L'Atalanta al momento è terza meritatamente, lotterà fino all'ultimo e darà fastidio. Come outsider metto la Fiorentina, è in ripresa ed è una squadra costruita bene".

GASPERINI VS INZAGHI - "Due allenatori che stanno facendo cose egrege. Gasperini lo considero uno dei due o tre allenatori migliori di Italia. Ha fatto cose inimmaginabili, anche lo scorso anno. Non sottovalutiamo però il lavoro di Inzaghi e i trofei che è riuscito ad alzare alla Lazio. Sul campo stanno lavorando bene entrambi, sono i migliori in circolazione".

"LOTITO? UNO STIMOLO" - Un anno con Lotito, prima della separazione. A Salerno la parentesi di una stagione, ma il ricordo del patron è molto positivo: "Le sue parole? Chi conosce il presidente sa che non è una persona invadente, anzi si comporta sempre in modo molto intelligente. Non entra in discorsi tecnici o tattici, l'ultima intervista va letta come uno stimolo. Per dare una scossa a un ambiente che ha avuto una partenza altalenante. Qualche punto in più Inzaghi lo poteva avere, ma il patron ha voluto stimolare i giocatori. Non è mai banale e l'ha fatto alla vigilia di una sfida nevralgica per i propri obiettivi".

PARERI (NON SENTENZE) - "Quanto è cresciuto Acerbi, è una colonna per questa squadra. La Lazio è sempre sugli stessi livelli, è abituata a giocare in certi modi e con quel tipo di giocatori. Aspettiamo a giudicare uno come Lazzari, è stato catapultato in un mondo totalmente diverso rispetto a Ferrara. Deve entrare nei meccanismi e il talento per farlo ce l'ha. Dopo sette partite non si può essere così categorici. Aspettiamo almeno dicembre, è troppo presto per dare sentenze".

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