.

Bologna - Lazio, 2 a 2 e torta a metà: un pareggio che non sazia

di Annalisa Cesaretti

La Lazio irrompe nella festa dei 110 anni del Bologna, ma nessuno, almeno all’inizio, si accorge degli undici intrusi. Sono tutti distratti da lui: la mano sinistra che saluta e la destra sul cuore. Sinisa Mihajlovic esce dal tunnel e si rivolge a uno stadio intero, che gli restituisce un amore che non conosce distinzioni di colori e tifo. Basta il fischio di Orsato a riportare tutti gli occhi sul campo. Eccezion fatta per quelli della Lazio, che sono già fissi sul bottino: i tre punti e la torta. Ma la festa riprende 90 minuti dopo, con un pareggio che ha trasformato gli intrusi in invitati e tagliato il dolce a metà: al Dall’Ara finisce 2 a 2 e 10 uomini contro 10.

CON L’ACQUOLINA IN BOCCA - Scatta l’allarme anti intruso del Dall’Ara e il Bologna reagisce come ha imparato a fare dal suo allenatore. Non si difende, ma attacca. E la difesa della Lazio, almeno per i primi dieci minuti, sembra disorientata dall’aggressività degli avversari. Inzaghi si sgola, Immobile e Luis Alberto – che hanno a cuore le corde vocali del mister - cercano di far allungare la squadra. Al 15’ minuto lo spagnolo arriva finalmente davanti alla porta, ma sbaglia. Non la calcia subito, attende il compagno e spreca un’occasione. Dall’altra parte del campo, invece, Orsolini è più concreto. Al 21’ prima manda in confusione Lulic, poi serve l’assist perfetto a Krejci, che la butta dentro di testa. Il capitano biancoceleste torna in sé giusto in tempo per percorrere 30 metri con la palla al piede e mandare in rete Immobile. Si è fatto perdonare, ma è chiaro a tutti: il Bologna ci tiene a spegnere le candeline in tutta tranquillità.

UNA FETTA A TESTA - E infatti poco dopo la torta è di nuovo lontana dalle grinfie della Lazio, ci pensa Palacio al 30’ minuto a coprirla con una campana di vetro e a ripristinare il vantaggio. E se non fosse per la ghiottoneria di Immobile – che è tanto goloso di dolci quanto di doppiette – i ragazzi di Inzaghi rischierebbero di chiudere il primo tempo sotto di un gol. A dieci minuti dalla ripresa, però, i biancocelesti iniziano già a sentire l’amaro in bocca: Orsato espelle Leiva per somma di cartellini gialli. Il mister piacentino corre ai ripari e sostituisce Immobile e Luiz Felipe (nervoso più del dovuto) con Parolo e Bastos. Ma ci pensa Medel a riportare davvero l’equilibrio in campo: già ammonito, trattiene per la maglia Correa in corsa verso la porta di Skorupski e Orsato, solo dopo aver rivisto l’azione al Var, lo manda nello spogliatoio in anticipo. È il caso di dirlo: 10 contro 10 e torta al centro. Correa, dopo il fallo di rigore di Palacio su Acerbi – sì, avete letto bene, di un attaccante su un difensore, tanto per rendere l’idea del caos scoppiato in campo negli ultimi minuti – è l’unico ad avere la possibilità di stravolgere la situazione. Dagli 11 metri, però, l'argentino colpisce la traversa. La Lazio torna a Roma con un bottino povero: un solo punto e metà torta.

Pubblicato ieri alle 16:55


LLSN WEB TV