Doppio ex, Emanuele Filippini e il sogno nel cassetto: "Mi piacerebbe allenare la Lazio..."
Fonte: noibiancocelesti.net
Quando si parla dei gemelli Filippini alla mente dei tifosi biancocelesti affiorano sempre bei ricordi: la loro tenacia e decisività in campo e quel derby da leoni vinto per 3-1 contro la Roma, in un'annata difficilissima per la Lazio, sono difficili da dimenticare. I due fratelli inseparabili, nella vita così come sui campi di gioco, ora però hanno preso strade diverse: mentre Antonio nella partita di domenica sfiderà proprio la Lazio con la maglia delle Rondinelle, Emanuele ha appeso gli scarpini al chiodo e si è dedicato ad allenare; ora infatti è il vice allenatore dei Giovanissimi Nazionali proprio del Brescia, squadra in cui è cresciuto calcisticamente, sempre insieme al fratello. Ed Emanuele Filippini è intervenuto proprio ai microfoni di Radio Erre 2 per esprimere le sue sensazioni riguardo la sfida Lazio-Brescia, come ex calciatore di entrambe le squadre:
Come vedi la sfida di domenica, Lazio-Brescia?
"Lazio e Brescia sono due squadre entrambe in forma, giocano un bel calcio ed è inaspettato trovarle in queste posizioni in classifica: verrà fuori una bella partita. Sarà una gara difficile per la Lazio perchè il Brescia difende bene, ha buoni attaccanti e la politica della società è quella di affiancare a giocatori giovani, calciatori di esperienza che sappiano aiutarli, come mio fratello Antonio e Sereni."
Quali sono i giovani più promettenti e pericolosi per la Lazio di questo Brescia?
"Hatemaj è un forte centrocampista, non si ferma mai, ha buona tecnica e lo ha riconfermato anche quest'anno. Eder l'anno scorso ha fatto tanti gol in serie B ed un campionato incredibile, fa spesso gol, vede la porta. Sono giovani interessanti che per il Brescia sono manna dal cielo. Anche Kozak è un ragazzo che ha voglia di dimostrare il suo valore, anche se la serie A è difficile. Questi ragazzi hanno i mezzi per arrivare, ma lo devono dimostrare negli anni".
Che ne pensi di Hernanes e del ritrovato Zarate?
"Hernanes è un grandissimo giocatore, in queste prime partite ha fatto la differenza; speriamo rimanga quello che è, comunque è un grande acquisto per la Lazio. Zarate ha grandi doti, ma non si deve far condizionare dai giornalisti o dai tifosi. Lui ha sofferto parecchio la stampa a Roma, sappiamo che non è una piazza facile. Sicuramente è un giocatore giovane e deve maturare, senza paura di essere giudicato."
Un pensiero sulla Lazio: dove può arrivare in questo campionato?
" La Lazio è cresciuta, Reja è un allenatore preparato e competente, ma la sua arma vincente è saper creare gruppo, che è fondamentale per fare bene: ha la battuta al momento giusto ma sa anche tirare le orecchie al momento giusto. E' l'allenatore perfetto per la Lazio. Questa Lazio come gruppo può puntare benissimo ai primi sei posti: ha giocatori importanti, l'entusiasmo, un bravo allenatore. La vedo a pari livello di Napoli, Sampdoria e Palermo. Se fa il miracolo può arrivre anche in Champion's, ma sicuramente l'Europa League è nelle sue corde, io la vedo di pari livello anche alla Juventus"
Che ricordi hai della tua stagione in biancoceleste?
" E' stato un anno bellissimo, anche se un pò sofferto e travagliato: la vittoria del derby contro la Roma, l'affetto che mi hanno dato i tifosi, la città e lo stadio stupendi. Saluto i tifosi e li ringrazio per l'affetto che mi hanno dato in quell'anno, ma anche in tutti questi anni quando magari ho incontrato dei tifosi laziali.
Ti facciamo i nostri migliori auguri per il tuo nuovo percorso da allenatore
" Ora lavoro nel settore giovanile del Brescia, mi sto divertendo, mi piace molto fare l'allenatore. Spero di arrivare a grandi livelli, un giorno vorrei allenare o il Brescia o la Lazio. Quando ho deciso di smettere di giocare Antonio è stato dispiaciuto per me, ma è stata una mia decisione e ne sono felice."