Atalanta tra emergenza difensiva e ricambio generazionale
Fonte: Davide Capogrossi/ - Lalaziosiamonoi.it
Quattro punti nelle ultime sette partite, l’Atalanta sembra aver perso gran parte di quello smalto che aveva mostrato nelle prime gare, e nella passata stagione quasi nella sua interezza. Dopo la vittoria con l’Inter dello scorso 11 novembre c’è stato una sorta di blackout. Mister Colantuono, fresco di rinnovo fino al 2016, parla di “partite strane”, “mercato che distrae”. La stagione dei neroazzurri è partita proprio dalla sconfitta interna con la Lazio, lampo di Hernanes. La riconferma quasi in blocco del gruppo che aveva sorpreso tutti la scorsa stagione è un elemento positivo, ed infatti la prima parte di campionato è stata ottima. Vittorie di prestigio contro Milan, Napoli e Inter gli erano valse l’etichetta di “ammazzagrandi”, ma a questo incipit positivo non è stato dato un seguito. I motivi sono molteplici e vanno dalla scarsa consistenza realizzativa dei comprimari di German Denis, all’involuzione del Frasquito Moralez, passando per l’ingiustificata resa di Schelotto e una difficoltà nel far punti lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia. Il mercato di riparazione, invece che perfezionare, sta distruggendo le solide basi. Peluso ha salutato, direzione Juventus, un passaggio che già si conosceva da tempo e che forse aveva anche influito sulle prestazioni altalenanti del ragazzo cresciuto nelle giovanili della Lazio (accostato in estate anche ai biancocelesti). Manfredini, perno indiscusso della difesa, è diventato oggetto improvviso del desiderio del Genoa, protagonista di uno scambio con Canini. Schelotto vuole e avrà l’Inter a breve, chiuderà una storia d’amore con la Dea minata da tweets al mal di pancia e prestazioni decisamente grigie. Bonaventura, vera sorpresa di questa squadra, è corteggiato da diversi top club per la prossima estate, discorso simile per Consigli. I nuovi acquisti, da Parra a De Luca fino al fantasma Troisi, non sono ancora stati pervenuti. Colantuono cerca di prenderla con filosofia, certo che il bravo dg Marino nei prossimi giorni si muoverà abilmente sul mercato in entrata. Il tecnico di Anzio, tuttavia, è tipo che si lascia trascinare dalle passioni. Proverà a trasmettere un po ‘ di grinta ai suoi ragazzi, in vista della gara di domani. La situazione infermeria è a dir poco tragica. Difesa da inventare con Lucchini, Bellini e Ferri out per infortunio, il nuovo acquisto Canini pronto all’esordio al centro della difesa; ai fianchi del geometra Cigarini (a cui piace segnare alle grandi) e all’indomito Carmona si muoveranno Bonaventura, punto di forza di questa stagione e il nuovo acquisto Giorgi (arrivato dal Novara via Palermo). Moralez, uno dei più pericolosi nella gara di andata (Konko andò spesso in difficoltà ad inizio partita) supporterà bomber Denis, àncora di salvezza di una squadra che attraversa una fase di transizione importante, ciclo che si ripete costantemente negli anni quando i giocatori esplosi e poi ceduti lasciano spazio alle nuove scommesse. Colantuono proverà ad amalgamare il tutto, trasmettendo la sua grinta e magari cambiando le carte in tavola. Il tecnico di Anzio ha sperimentato la difesa a tre nel turno eliminatorio di Coppa Italia con il Padova in estate, bissata nella vittoria scacciacrisi con il Parma. Quando è in difficoltà, sfodera la linea a tre. La Lazio gioca con un solo perno centrale, può essere una possibilità.
PROBABILE FORMAZIONE - (4-1-4-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Canini, Brivio; Giorgi, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono.