PRIMAVERA - Lazio, la testa è alle Final Eight. I biancocelesti crollano e si rialzano, ma vince la Spal

13.05.2017 13:00 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Lazio, la testa è alle Final Eight. I biancocelesti crollano e si rialzano, ma vince la Spal

In settimana aveva spronato i suoi mister Bonatti: “Vogliamo vincere, il campionato non è finito e ci sono sempre motivazioni”. In una gara senza significati per la classifica, i suoi si spengono però nel finale di primo tempo. Al ‘Centro Sportivo ‘Fabbri’ la Spal segna addirittura tre gol tra il 42esimo e il 46esimo. La partita sembra chiusa, ancor di più nella ripresa dopo la risposta di Parolin al momentaneo 3-1 di Bezziccheri. Ma un’autorete e il primo gol stagionale di Sarac "rischiano" di mettere in discussione il risultato. Una gara dai due volti e una reazione che sarà comunque piaciuta al tecnico laziale. La sconfitta nell’ultima di campionato di certo non rovina la grande annata dei biancocelesti. Già proiettati alle Final Eight da testa di serie.

BLACK-OUT - A Ferrara la partita si decide probabilmente nel giro di quattro giri d’orologio. La Lazio stacca la spina troppo presto e, prima di rientrare negli spogliatoi, prende tre gol. Apre il destro di un ispirato Strefezza (reduce dalla firma sul primo contratto da professionista) e chiude quello a giro di Di Pardo. Nel mezzo il momentaneo raddoppio di Ubaldi. Che brucia Baxevanos e batte Borrelli, schierato in sostituzione di Adamonis. Partito per Firenze con i grandi. Un black-out che compromette un po' l’intera gara. E pensare che erano stati proprio i biancocelesti nella prima frazione ad avere le occasioni migliori. Protagonista Bezziccheri. Con capitan Rossi in panchina, il classe ’98 inizia a supporto di Al Hassan e dopo l’ingresso di Muzzi al 39esimo per l’infortunato Javorcic (da valutare le sue condizioni dopo un contrasto) si sposta da trequartista. Il centrocampista di Bonatti è pericolosissimo in due occasioni, trovando sulla sua strada prima il palo poi l’intervento decisivo di Thiam. La squadra di Rossi si salva e colpisce al termine della prima parte di gara. Mai quella di Bonatti aveva subito in campionato un passivo simile dopo 45 minuti. L’unico precedente nel particolare derby di Coppa Italia contro la Roma.

LA LAZIO SI SVEGLIA NEL FINALE - Nella ripresa la Lazio prova a scuotersi. Il primo posto matematico in classifica non è una giustificazione per una seconda frazione da spettatori. Bonatti sgancia anche Portanova, reduce dalla formativa esperienza all’Europeo con l’Italia. Esce Folorunsho, non al meglio fisicamente e diffidato. Al quarto tentativo di giornata, è Bezziccheri a restituire le speranze ai suoi con un preciso tocco d’esterno. La reazione non dura molto. La testa dei biancocelesti sembra già rivolta alle Final Eight in programma in Emilia a inizio giugno. E allora i padroni di casa ne approfittano per riportare a tre i gol di distacco. Strefezza stavolta fa assist, Parolin incrocia e batte Borrelli per la quarta volta. Sembra finita. Ma nel finale ecco l’orgoglio laziale. Muzzi salta Thiam e propizia l’autorete di Ferrari, nel recupero il subentrato Sarac trova anche il gol del 4-3. Un sigillo importante in una stagione segnata dalla rottura del ginocchio. Finisce così. La Spal, senza più possibilità di accedere ai play-off per la differenza reti negli scontri diretti con l’Hellas, chiude la stagione con una bella soddisfazione. La Lazio perde per la quarta volta in campionato (la seconda nelle ultime cinque giornate) e si prepara, due anni dopo l’ultima volta, a giocarsi il titolo con le migliori sette d’Italia.