PRIMAVERA - La Lazio è incontenibile: nove reti al Brasov e finale della Wojtyla Cup

Pubblicato ieri alle 17
09.10.2015 06:40 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori-Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA -  La Lazio è incontenibile: nove reti al Brasov e finale della Wojtyla Cup

LARIANO - "Ci teniamo ad arrivare fino in fondo”, aveva ammesso mister Inzaghi ai nostri microfoni. Detto fatto, dopo tre anni dall’ultima volta la Lazio conquista di nuovo la finale della Wojtyla Cup. D’altronde, qualunque sia la competizione, quando la Primavera scende in campo, lo fa sempre per cercare la vittoria finale. Al ‘Roberto Abbafati’ di Lariano è troppo ampio il divario in campo: dopo quindici minuti sono già tre i gol di differenza tra i biancocelesti e i romeni del Brasov. Il resto è ordinaria amministrazione. Alla fine saranno nove le marcature laziali. Ad attendere le aquile nell’ultimo atto, ci saranno i campioni in carica della Rappresentativa del Comitato Regionale Lazio. Grazie al 2-2 di stamattina contro lo Zrinjski Mostar, i ragazzi di Bencivenga potranno cercare di ripetere il successo dello scorso anno.

FORMAZIONI  - Sette cambi per mister Inzaghi rispetto alla gara d’esordio. Della formazione vittoriosa contro il Lanciano, vengono confermati solo quattro elementi: Manoni sulla destra, Cardoselli e Folorunsho a centrocampo e Verkaj sulla trequarti. Per il resto Cardelli e Mattia difendono la porta di Matosevic, con Germoni come esterno basso a sinistra. L’altro intermedio di centrocampo è Alessandro Murgia, la coppia d’attacco è quella titolare vista la presenza di Rossi e Calì a guidare le offensive.

PRIMO TEMPO - I biancocelesti partono forte e, dopo un paio di potenziali occasioni, al minuto 11 la sblocca Calì. Trovata la prima gioia in campionato contro il Crotone, l’ex Roma si ripete piegando le mani al portiere sugli sviluppi di una rimessa lunga. Poco dopo il classe ’97 si trasforma in uomo assist, saltando Tanase e mettendo sulla testa di Rossi il pallone del raddoppio. Neanche il tempo di tornare a centrocampo che Folorunsho, sul cross di Germoni, trova il secondo sigillo consecutivo nel torneo dedicato alla memoria di Giovanni Paolo II. Al quarto d’ora è già 3-0. Calì potrebbe ripetersi già al 17’, ma l’estremo difensore avversario si oppone bene in uscita bassa. Stessa circostanza cinque minuti più tardi, stavolta la respinta di Tanase è però di piede. Le aquile continuano a penetrare senza problemi nella retroguardia rumena e, a turno, i due attaccanti laziali vanificano il 4-0 a tu per tu con il portiere. La Biancoceleste abbassa i ritmi, prima di tornare a spingere sul finale di primo tempo. Calì coglie il palo esterno da fuori, Murgia colpisce l’esterno della rete su calcio di punizione, mentre Rossi non arriva di un soffio su un pallone che attraversa tutta l’area di rigore.

SECONDO TEMPO -  Stessi undici per la Lazio dopo l’intervallo. Ma soltanto per pochissimi minuti: al 3’ entrano Quaglia al centro della difesa, Cinti, Bequiri in mediana e Bezziccheri davanti. Proprio una sponda del subentrato Cinti consente finalmente a Calì di trovare, a porta vuota, la seconda rete personale. Al minuto 12 arriva anche la tripletta: il numero 19 prende la mira e dal limite trova uno splendido destro a giro. La sesta rete porta la firma di Daniel Bezziccheri, fresco di convocazione con la Nazionale Under 18. Il giocatore del 1998 non ha problemi nel depositare, da centro area, la sfera in fondo al sacco. Il numero nove biancoceleste potrebbe bissare subito dopo ma, in caduta, calcia troppo debolmente. L’ultimo quarto d’ora la Primavera lo gioca addirittura in nove uomini: Manoni e Germoni accusano dei problemi fisici e, a scopo precauzionale, lasciano anticipatamente il terreno di gioco. Questo episodio non basta a frenare l’impeto laziale con Calì che, ancora su assist di Cinti, trova il poker personale. Al 38’ c’è gioia anche per Simone Mattia: il centrale supera da fuori un Petriceanu non esente da colpe. Prima del triplice fischio, arriva il pokerissimo di Calì poi, senza recupero, il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità. Finisce 9-0, la Lazio vola in finale.

IL TABELLINO di Lazio-Brasov 9-0

LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Manoni, Mattia, Cardelli (3’st Quaglia), Germoni;  Murgia (3’st Cinti), Cardoselli, Folorunsho (3’st Bequiri); Verkaj; Calì, Rossi (3’st Bezziccheri). A disp.: Lazzari, Pedrazzini, Bernardi. All.: Inzaghi.

BRASOV (3-5-2): Tanase (1’st Petriceanu); Stoian, Popescu C. (1’st Ghinea), Gruea; Craciun (1’st Boricean), Fruntes, Manole, Popescu V., Negotei; Turdean, Florescu.  A disp.: Hincu, Boricean, Dirstariu.

ARBITRO: Morello di Tivoli.

ASSISTENTI: Filabozzi di Roma 1 e Rienzi di Tivoli.

RETI: 11’pt, 8’st, 12’st, 32’st, 44’st Calì, 14’pt Rossi, 15’pt Folorunsho, 24’st Bezziccheri, 38’st Mattia. 

NOTE: Ammoniti: Popescu V, Germoni. Recupero: 1’pt, 0’st. Angoli: 9-2 per la Lazio.